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mercoledì 2 ottobre 2024

Nonna Alba Chiara

 Sempre Festa dei Nonni … 


Sto pensando a due Storie  che vogliono uscire dal cuore … ma piano piano , una alla volta .


E l'incontro avviene nel ricordo e 

voglio ricordare .


La festa dei nonni , mi ha riportato ad un pomeriggio di fine gennaio, o febbraio di tanti anni fa e ad  un cappottino blu.

 Elegante, con la doppia abbottonatura  come le giubbe militari, il collettino e i polsini di velluto nero.  Stoffa di lana, forse molto buona, ma poco calda, leggerino, cortino, naturalmente senza cappuccio e ora ricordo, anche senza tasche , perché le tasche non erano compatibili con un capo elegante .


Calzettoni di lana al ginocchio, gonna a pieghe scozzese e maglioncino lavorato a trecce da mia mamma .


A dire la verità, ricordo solo il cappottino blu senza tasche, i calzettoni e davvero tanto freddo.


Visita all'ospedale San Giovanni e Paolo .La mia cuginetta Marina, era stata operata di appendicite . 


Poi la nonna Alba Chiara , il vaporetto , il grande reparto chirurgico . Dottori, infermieri., molte suore vestite di  bianco.

Un odore  particolare, tutto molto asettico , tutto molto emozionante per me, bambina di 6/7 anni che mi faceva vivere, una tensione strana , un'emozione di desideri opposti.

Volevo uscire al più presto da li' eppure volevo anche rimanerci , non volevo lasciar presto la mia cuginetta . 


Fuori , avrei dovuto sfidare ancora il freddo freddo e quella parte di laguna, che conoscevo poco, e che mi  inquietava.

Dentro,  avrei dovuto confrontarmi con la malattia, causa di sofferenze, che fortunatamente ancora non conoscevo .


Numerosi battiti di mani e la voce perentoria di una suora : 

" VISITEEEE ... "


Non lo so se nonna Alba Chiara sia riuscita a leggere tutte le emozioni che mi si accavallavano , ricordo però con molta chiarezza che siamo uscite dalla grande stanza di Marina e ho sentito la sua mano, prendere la mia  . Dopo un percorso , che a me è sembrato lunghissimo, siamo uscite in campo San Giovanni e Paolo illuminato dal sole freddo dell'inverno e ho il ricordo della voce della nonna, che con aria molto  convinta mi diceva : 





" Ora  andiamo a scaldarci  al CAVALLO."


Siamo entrate nella  caffetteria di fronte all'ospedale, e abbiamo bevuto la CIOCCOLATA CALDA, piu' dolce, piu' densa, piu' corroborante, piu' energetica che MAI abbia gustato.


Una cioccolata di quelle di una volta , preparata col latte fresco, intero, quello del lattaio .

Una  cioccolata addensata  con la fecola, e zuccherata ad arte, condita poi, con l'orgoglio di nonna, con  il suo amore, con la capacità di capire senza nessuna  conoscenza psicologica, ma amando e vivendo pienamente il suo ruolo, il bisogno di una bambina, un po' infreddolita, un po' spaventata, ma ben ACCOLTA davanti ad una tazza di cioccolata calda. 

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Buona FESTA dei NONNI ❤️

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