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sabato 16 luglio 2022

Famiglia gialla e blu



 Ma io ho qualche lenzuolo di " cotone ritorto " e conosco anche le sue peculiarità . 


" Varda che sti nissioi no ga fine , ti sta ben d'istà perché i se freschi e no i trattien l’umidità , d'inverno i trasmette el caeor dea coverta che se sora . "


Mia mamma ha lavorato in Cotonificio Veneziano  , ora università IUAV , e spesso mi ha raccontato del suo lavoro, delle varie fasi della lavorazione del cotone sempre con grande entusiasmo e orgoglio per la sua esperienza lavorativa. 


" Se avorava tanto , ma so stada ben , gerimo come na famegia , sarà anca perché gera finia ea guera e no vedevo più e spoete dee bombe , come da Junghans , ma qua bee rocche de coton Bianco. Quando pò i ga' interà el rio , e par rivar, daea Cae Arga, no dovevo più , far " el giro dea panseta " rivavo in sinque minuti . "


Già, la calle che chiamiamo ovviamente Rio Terrà, porta direttamente di fronte alla bella chiesa di San Nicolò dei Mendicoli , vicinissima all'ex Cotonificio . 

Il " giro dea panseta " nel gergo della mamma, ma non solo, è la fondamenta che porta al ponte di Santa Marta e segue una linea curva . Geometricamente più corretta, ma troppo bello definirla " panseta " ed è rimasto così anche per me .


Sto divagando , per ponti , calli, fondamenta , quando in realtà volevo parlare di lenzuola , anzi di mascherine e di una tovaglietta da fare sacrificando un lenzuolo di mamma Bruna , uno di quelli che no i ga più fine , de coton doppio ritorto . 


" Ti già ragion , na volta tanto ti capisci queo che va benon . E mascherine fate col coton doppio ritorto , e se ori. E ripara perché el coton se avorà do volte in doppio, ma nel tempo stesso no e fa suar tanto come quee che pol esser sintetiche . Manco mal che quea volta, go pensà a comprar più pachi de nissioi , tanto ea se roba che pan no ea domanda ." 


E meno male . Ma nemmeno di questo volevo raccontare , ma una vita , anzi due , vite percorrono anse lunghe come il filo di una grossa rocca di cotone e per arrivare al capo filo si deve aspettare un po’ . 


Decido per un lenzuolo . È bianco bianco , piegato perfettamente . Riconosco il tocco del ferro da stiro di mia mamma . Farò qualche mascherina , ma il progetto principale , è quello di ritagliare una tovaglietta da ricamare per il mio tavolino creativo .


Stendo il lenzuolo e mi si srotola un'altra storia e questa volta c'ero anch’io . Non la ricordavo più ma sono bastati due colori , per ricomporre il quadro . 


" Famiglia giallo-bluuuuuu. Famiglia verde - rossooooo. Famiglia arancioneeeeeeeeee. Done so qua . "


Il lavandaio . Arrivava ogni settimana per consegnare le lenzuola alle famiglie del quartiere . Ora lo ricordo bene , arrivava in barca , caricava le lenzuola pulite in una gerla che portava sulle spalle e girava per le calli e campielli chiamando a gran voce le famiglie colorate , che gli avevano consegnato le lenzuola da lavare . 


" Va so, dighe " Famegia saea e blu " i se do nissioi de soto da na piasa, uno da do, e uno da na piasa e mesa ... capìo? No serve pagar perché se paga quando che se ghi dá. " 


Rigorosamente solo lenzuola " de soto " , perché quei " de sora " , ricamai se " un deito " , i pol rovinarse . Le federe , no, si lavavano in casa ...


" E se ciama intimee , perché e se personai , megio che se rangemo noialtre." 


Certo , non fa una grinza . 


E così le famiglie colorate del mio quartiere intorno ad una gerla colma di lenzuola lavate e profumate di sapone di Marsiglia prendevano l’identità dell'arcobaleno . 


- Io sono Famiglia Giallo- Blu . -





Madonna dei Carmini

 




 

16 luglio 

Beata Vergine del Carmelo 

Per Venezia , Madonna dei Carmini .


" Ma ancùo no se el sedese luglio , se ea Madonna dei Carmini . Che bea quea Madonina , so ndà da ea quasi tuti i giorni co te spetavo. " 


Questo lo ricordo , mamma me l'ha sempre raccontato . Nei suoi giri per la spesa e le passeggiate salutari , la tappa era sempre la Chiesa dei Carmini , una preghiera e una candela davanti alla statua di Maria col Bambino . 


" E ciò, ea megio spesa ea fasevo in Campo Santa Margherita . Ghe gera tuto queo che ti voevi e na visita aea Madona dei Carmini , gera un momento beo , da Mama a Mama . " 


Campo Santa Margherita , brulicante di veneziani , di negozi , di banchi dai fiori freschi al pesce ancora più fresco . Pollivendoli , fruttivendoli , una signora con due ceste che vendeva uova fresche . Una drogheria con un nome esotico  , Il Chicco di Hawaii . Caffetterie , bar , mercerie e perfino un signore che vendeva "vermi " per chi li usava per andare a pesca . 

Ricordando rivivo i colori del Campo e ne sento il ciarliero sottofondo degli incontri tra le clienti e le simpatiche grida dei venditori che promuovevano la loro merce . 


" Te go sempre dito , in Campo , se trovava tuto e de quaità , me fa piacere che ti te ricordi , parchè ormai se roba che non se studia gnanca a scuoea o ti ea ga vissua o te par che contemo bae , i soiti discorsi da veci che vive de nostalgie . Intanto VECI sarà eori e no i sa cossa che se beo e che se bon . I vermi , si e Tremoine , ti no ti voevi mai gnanca vardarle , ma ti te ricordi che Fabio me mandava a comprarle par ndar a pescar al faro de San Nicoeto ? To fradeo anca el ciapava , ghe piaceva . "


Mi ricordo bene la passione di Fabio per la pesca , lo accompagnavo spesso anch’io in diga . Momenti straordinari , di fronte il Faro a quel tempo , bianco e rosso , a destra il mare , esteso , libero, infinito … a sinistra la Laguna più sommessa ma incantevole .


" Me par ben , semo partìe co ea Madona dei Carmini e semo rivae a San Nicoeto  , ma torno subito indrìo col discorso de quando te spetavo ti e dee me visite in Cesa ai Carmini . No domandavo niente , ansi domandavo tuto : che andase ben e ea Madonina me ga scoltà . Te go dito pò che me ga dà na man anca me nona ? Ea go trovada al Ponte dea Piova , queo vissin all'Angeo Raffael  dove ghe gera un pescaor che vendeva e bevarasse che el pescava iù e ea nona, senza che ghe gavesse dito ancora niente , ea me ga dito : 

- Ti ga i oci missiai, ti se insinta vero ? " 


La mia bisnonna Elisabetta , che ho avuto la fortuna di conoscere , dieci figli , cinque maschi e cinque femmine dolcissima e determinata , che con consigli saggi , misti di verità , tradizioni , condivisioni femminili , ha saputo sostenere la mia mamma durante la" Vialtre se tanto ben che scoltè el dottor , che fassè tuti i esami che el ve ordina , ma ti sà quanto beo che se sta , scoltar me nona che me diseva - Mi fìoi ghe ne go fati diese e me go trovà ben co queo che me ga dito ne mama e me suocera . Desso farà da rider , ma se quee accortesse che sè no e  faseva ben , tranquia che no e ghe ga mai fato mal a nessuna dona" 


Complicità di donne , dove ancora scienza e medicina non arrivavano c'erano loro : mamme , nonne , vicine di casa , zie e solo al momento del parto la levatrice . Nausee ? È perché il piccino nascerà con tanti capelli . Mal di stomaco ? È perché sarà un maschietto e i maschi sono più mammoni e si sistemano più  vicino al cuore della mamma . 

Risposte affettive  che davano però spessore a sicurezze cercate . 


Mi accorgo che mi è molto piaciuto , ritrovare la Madonna dei Carmini , nella quotidianità che ha unito mamme di un tempo , di ora e mamme che verranno … " E ti ga fato ben , nialtre a Venesia  , ai nostri fioi ghe disemo : - " VA AMORE , CHE EA MADONNA  DEI CARMINI TE BENEDISSA  " .