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lunedì 18 marzo 2024


 A volte lo facciamo diverso . 


Un esubero brioso, effervescente, spumeggiante , del mio Lievito Madre , meritava un impasto speciale per qualche panino vivace .


PANINI al SEMOLINO


180 g. di LIEVITO MADRE

200g. di FARINA

200g. di SEMOLINO

2 ZOLLETTE di ZUCCHERO

180/200 cl. di ACQUA temperatura ambiente

1 cucchiaino di SALE

2 giri di OLIO di OLIVA

Una notte a lievitare 

20 minuti, a 180 gradi forno ventilato 


UN PROFUMO STREPITOSO e il pane è pronto da guardare e da gustare.

sabato 16 marzo 2024



ROSE a colazione e a merenda 


Ieri sera ho rinfrescato il mio Lievito MADRE ... cresce che è una meraviglia e ho pensato alle rose . 


ROSE di MELE.


100 g. di lievito madre

200 g. di farina

80 g. di zucchero

una spruzzata di miele

1 uovo

2 mele grattugiate

Mezza tazzina di olio di semi

Scorzetta di limone grattugiata

Un pizzico di cannella


Ho riempito una stampino a forma di rosa , ho lasciato lievitare tutta la notte 

20 minuti in forno ventilato a 170° e …

 

BUONA COLAZIONE  e BUONA MERENDA ! 


 Blu colore della calma , della profondità, della costanza, dell'infinito . Della pace , delle emozioni , dell'armonia , del rilassamento . 


Poi è anche un piccolo ippopotamo che è diventato un mio angolino di fuga

venerdì 15 marzo 2024


 “ Bimbi, andate in bagno, pipì, popó, bere. Intervallo finito, quaderno blu, si inizia .” 

Una bimba rientra in classe sorridente, si avvicina al suo banco poi guarda la lavagna, si blocca, sgrana gli occhi e mi dice : 

- Maestra ho una 

“ FUMANA” ,  non vorrai mica farci scrivere due lavagne ?” 

Ecco ora so, che esistono le Fumane-didattiche-pediatriche e maestre che le provocano 😄

giovedì 14 marzo 2024


 Nulla si crea , nulla si distrugge , tutto si trasforma . 


E se l'ha affermato un illustre fisico-chimico , tutto diventa vero . 


Pochi ritagli di pannolenci che mai riuscirò a buttare via , si sono trasformati in un colorato , morbido , terapeutico acquario da scrivania .


Terapeutico e di questo ne sono sicura , perché molti anni fa , il mio caro medico di famiglia , me l'aveva prescritto .


" Un'ottima terapia anti stress , è crearsi un acquario e soffermarsi ad osservare i pesci , nuotare lentamente nell'acqua limpida . " 


Non ho obbedito al medico … non avrei saputo gestire un acquario ma non ho scartato completamente il suggerimento del dottore e ho provato a soffermarmi a guardare l’oblò della lavatrice in funzione . 

L'alternativa però  non ha sortito effetti rilassanti … 


Poi è arrivato il pannolenci ed ecco che il mio acquario da scrivania è pronto .


Colorato , morbido , terapeutico .






 Pasquetta . 

A casa mia , era il giorno che ci si incontrava di nuovo con i parenti più prossimi e si finiva di pranzare con gli "avanzi " del pranzo di Pasqua .

Per noi bimbi , era una mattinata senza impegni di Messa o Catechismo e quindi giochi in libertà , le prime corse con i pattini intorno casa , i primi salti con la corda , i primi “ Campanon " disegnati per terra e saltellati con il desiderio di battere i record della stagione precedente . 

Ricordo Pasquetta , anche come il giorno dei saluti alla Stazione degli zii di Milano , Federico e Rosetta che spesso ci venivano a trovare e ospitavamo a casa nostra , dal Giovedì Santo . 

Dopo il pranzo , molto spesso si andava a passeggiare alle Zattere , con dolce sosta obbligata , per il primo Gianduiotto con Panna .

Una Venezia che si riempiva di famiglie vestite a festa , che si godevano il giorno festivo . 


Poi ho scoperto la Pasquetta delle gite fuori porta , ma è stato molto tempo dopo , da maestra ventenne che ha " esplorato " il mondo della Pasquetta , nelle belle Campagne fuori Venezia . 


La zona della Riviera del Brenta  con le sue Barchesse , le sue bellissime Ville , i suoi spazi verdi che davano l'occasione di merende all'aperto . 

Poi in Friuli in quella zona dove il Fiume Tagliamento , scorre tra una riva Veneta e una Friulana ed è bellissimo , perché si incrociano tradizioni e culture , separate appena dal fiume . 


Il giorno di Pasquetta era diventato proprio un brulichio di famiglie che si spostava in cerca del proprio spazio tra i prati . 


Impossibile non trovare il modo di soddisfare la curiosità di capire e il Parroco , che a San Michele al Tagliamento , chiamavano Prevosto e che ai primi tempi , pensavo fosse il suo nome di battesimo, mi ha dato molte delle le informazioni che cercavo . 


" Il Signore Risorto , incontrò due discepoli che stavano camminando fuori dalle mura di Gerusalemme . Si unì a loro , avviandosi verso Emmaus un villaggio a pochi chilometri dalla città . Da qui sembra abbia avuto origine l’usanza di uscire dalle mura , della propria città per avventurarsi in altri luoghi , appena fuori dalle porte " 

Una bella suggestione legata anche al momento spirituale del periodo pasquale . 


Quella un po’ più esistenziale , invece l'ho avuta dal direttore didattico , uno straordinario personaggio a partire dal suo nome , Nelson Tracanelli , insegnante , scrittore , poeta : 

- Il periodo chiama lo spirito a metterci in sintonia con la Natura , e non c’è nulla di meglio , che viverla seduti un prato , una tovaglia , un cestino carico di buon cibo . Le giornate si allungano e le maggiori ore di luce , predispongono le galline a produrre più uova . Nei campi le erbette spontanee , sono proprio a portata di mano . Niente di meglio  preparare frittate con le erbette , formaggio casereccio , salame che da novembre è giunto alla stagionatura perfetta . Una bottiglia di Merlot o " Schioppettino " e per " lavare " la tazzina del caffè , un goccio di grappa . 


E si lasciano libere le emozioni , si confrontano le situazioni , le possibilità.

Si fanno i conti con le differenze e le analogie e alla fine ci si accorge che quello che conta è lo Stato d'Animo con cui si vivono le occasioni . 

Così , tra un gianduiotto con la panna , e una frittatina con gli asparagi selvatici , non c’è poi , molta differenza perché diventa un momento di armonia con quello che ci circonda .





Mette ieri finivo il mio poncho granny , pensavo a due cose : 

La prima , sicuramente per la lana , ho trascorso un Periodo blu . La seconda , sta finendo il Periodo lana . 


Non è certo una tragedia , ma per me è un piccolissimo "strappo " dalla mia indole un po’ morbida , proprio come la lana che accetta senza tensioni , senza ruvidezza di  eseguire belle coreografie , proposte da uncinetto e ferri. Ce ne faremo una ragione e inizieremo a scegliere stoffine ,  gomitoli di cotone colorato e fili da ricamo .


Il Poncho Granny , è il lavoro che più mi ha soddisfatto , perché è blu , perché è morbido , perché è anche primaverile , soprattutto perché NON HA CUCITURE , è un Poncho TUTTO D'UN PEZZO . 


E piacevole lavorarlo perché il lavoro viene da sé , importante che la catenella di base , sia un multiplo di 4 , e che si formino un numero pari di gruppi da 4 maglie Alte , perché il Primo Giro di Costruzione sarà la guida per tutto il resto del lavoro . Come sempre , più facile a FARE che spiegare .