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sabato 28 aprile 2012

STELLA di MIELE

26 Aprile 1953...

La mia Tavolozza di Pannolenci, mi lanciava messaggi ... e il suo richiamo è difficile ignorarlo ... Tavolozza e Calendario ... ma soprattutto ricordi, mi hanno invitato a realizzare UNA STELLA...
una stellina di MIELE dedicata a due sposi che certamente, tenendosi ancora per mano, hanno festeggiato il loro anniversario...
per la LUNA di MIELE, avevano raggiunto Parigi ... ora sicuramente saranno andati a visitare la STELLA piu' ROMANTICA, LUMINOSA, piu' CONFORTEVOLE del firmamento, per trascorrere la loro STELLA di MIELE... perchè è cosi' che funziona LASSU'.
... 26 Aprile  ... domenica tiepida, soleggiata, luminosa...
la chiesa come una bomboniera... fiori e affetti...

... due SPOSI emozionati e bellissimi...
... La sposa avvolta in un candido e morbido " mantello "cucito da una sarta su modello creato da Bruna... riconosco lo stile della mia mamma... raffinato e concreto ... acconciatura semplicissima che valorizza la pettinatura... " ad angelo " così si chiamava la leggera permanente, in uso a quel tempo.
... il bouquet di peonie passa dalle mani della sposa... all'altare di Maria ... sono certa che non sono soltanto i fiori ... sono anche le ASPETTATIVE, i DESIDERI, le EMOZIONI, le SPERANZE ... di Renato e Bruna, ad essere affidati alla Madonna ...
... l'abbraccio dei familiari, consolida il loro progetto di famiglia ... la mia bisnonna Elisabetta e' la certazza che FAMIGLIA è quello che fa la differenza.
BUONA ... STELLA DI MIELE.

giovedì 19 aprile 2012

E la primavera, fiorisce un po' ovunque ...

Amo l'autunno, il tardo autunno, quello che annuncia l'inverno e spruzza la nebbia sulle mattine, che conserverebbero ancora la luce del sole sempre piu' fioca, ma decisa a rimanere ... amo gli alberi che mettono in mostra la loro nudita', tra un vedi e non vedi di foglie, che tenacemente vogliono mantenere la loro posizione ... amo le prime sciarpe avvolgenti ... mi piace il piacevole calore, che mi accoglie quando entro in casa ... MAAAAA, è difficile contenere l'esplosione di vita che in primavera, ci coinvolge, con colori e profumi ...
Impossibile non sorridere, aprendo la finestra, e vedere che la piantina abbandonata per mesi, in balia dell'inverno, ce la sta mettendo tutta per rifiorire ... difficile è, non gratificarsi, con un mazzolino di fiori, al ritorno dal mercato... piacevole è, anche regalarsi un piccolo prato ricamato su un rettangolo di lino, che diventera' un sacchettino dove riporrere i gomitoli di cotone colorato, e uncinetti... in attesa di deporre la lana e dare inizio alla creativita' estiva.
... e con soddisfazione vedo che, il mio piccolo prato è piaciuto... farfallee coccinelle ne hanno già, preso possesso♥♥♥
Un abbraccio. ornella

sabato 14 aprile 2012

Alba Chiara ...

Alba Chiara

Nell’estate del 1896, una ragazza molto giovane, viene assunta come servetta (con questo termine mi è sempre stato raccontato) da una ricca famiglia di un signorotto di campagna.
Subito questo signorotto ha rivolto pressanti attenzioni alla sua “ servetta “ che non aveva né capacità, ne’ possibilità, ne diritto di ribellarsi… e in ottobre, si è ritrovata incinta. Naturalmente il signorotto era sposato con figli…e la colpa era di questa
“ servetta “ che venne relegata in un angolo della grande casa, a consumarsi di rimorso e vergogna e a continuare a prestare i suoi servizi alla famiglia del signorotto che continuava nelle sue imprese di vanagloria e potere.
La notte tra il 19 e 20 giugno 1897, la servetta ha le doglie… dopo la mezzanotte nasce una bambina.
Il signorotto aveva già dato l’ordine di far sparire il nascituro e chi ha assistito quella giovane servetta, l’ha mantenuto… ma con una modalità speciale, dato che io sono qui …
La bambina appena nata, avvolta in un panno di lana, col cordone ombelicale appena tagliato e legato sommariamente, viene portata davanti ad una chiesa… era l’alba del 20 giugno 1897.
La chiesa e’ il grande Tempio del Canova… il paese è Possagno.
Un frate apre la porta del tempio… sotto il colonnato bianco, scorge un fagottino… si avvicina e scopre questa bimbetta.
Chiama gli altri frati, è il giorno che precede il primo giorno dell’estate il cielo e’ chiaro, rosa, azzurro, giallo… battezzano subito quella bimba che potrebbe non sopravvivere e scelgono per lei, il nome Chiara e il cognome Alba… ecco, Alba Chiara.
I frati, avvertono le suore del convento vicino, la accudiscono e la trasferiscono subito a Treviso … Alba Chiara, sopravvive … e’ bionda, ha gli occhi verde- azzurro, pelle chiara e leggere lentiggini sul viso .
Alba Chiara, non rimane a lungo in quell’istituto a Treviso perché dopo 2 settimane, due coniugi di Treviso, si recano da quelle suore. Hanno perduto un figlio di pochi anni, ne hanno uno di 5 ma la casa a loro sembra vuota… fanno girare la ruota degli esposti e Alba Chiara viene accolta tra le braccia di quella mamma e di quel papà che felici tornano a casa con la nuova bimba in braccio e il figlioletto Antonio per mano. Avranno poi altre due figlie, Rosa e Maria.
Alba Chiara cresce con i tre fratelli serena, si accorgerà di non portare il cognome dei suoi genitori, quando andrà a scuola… perché frequentano una pluriclasse e lei è Alba Chiara e loro no.
Alba Chiara è mia nonna, e la “ servetta “ è la mia bisnonna ed è stata una grande mamma, ha fatto nascere la sua bambina .
Alba Chiara è sempre stata in ottimi rapporti con la famiglia, ha amato i genitori e i fratelli che l’hanno riamata… si è sposata e ha avuto 5 figli maschi …
Quando mio papà e i miei zii, soprattutto il più giovane, sono cresciuti, hanno fatto delle ricerche per conoscere la storia di Alba Chiara, e non hanno avuto molte difficoltà a rintracciare la casa, la famiglia e la mamma di Chiara… che non viveva più, era morta molto giovane, senza sposarsi e senza aver avuto altri figli.
Questa mamma , si chiamava Angela .
I miei zii hanno conosciuto anche i fratelli paterni della loro mamma, una in particolare era somigliantissima a mia nonna, e anche il nome casualmente le somigliava un po’ Albina… ma mia nonna non li ha mai voluti conoscere, lei i fratelli li aveva .
Mia nonna, viveva a casa con noi, e mi ha sempre raccontato la sua storia, mi ha mostrato la medaglietta con cui l’hanno identificata alla Pietà di Treviso, mi ha spiegato che i suoi genitori non le hanno dato il cognome perché non avevano soldi e poi non sapevano come fare… non ha mai fatto trapelare rancori per questa servetta che l’aveva abbandonata… né del padre signorotto prepotente e potente che aveva ordinato di “ farla sparire “ … a ripensarci ora, la frase che mi ripeteva, quando riparlava della sua vicenda era questa:
“ Mia mamma e’ morta giovane, è morta di crepacuore perché non sopportava di avermi abbandonato, povera donna.”
Forse questo pensiero l’ha aiutata a superare il trauma dell’abbandono e a dare importanza all’evento della sua nascita … in fondo era stata così importante per mamma Angela, da morire di crepacuore per averla dovuta abbandonare….la sua mamma Angela le aveva dato la vita e questo le bastava.
Un abbraccio ornella





domenica 8 aprile 2012

♥♥♥ Un FUORI-SCHERMO per DIRVI ...

Un FUORI-SCHERMO per DIRVI ...
AUGURI per una  Pasqua serena, di vera rinascita emotiva, di affetti e di valori... una Pasqua di VITA  VERA che  ci faccia partecipi  al tripudio della natura che si risveglia ♥♥♥
un abbraccio ornella

domenica 1 aprile 2012

Pesce d'Aprile ... anzi NO.

Ecco, anche aprile e' iniziato...
ma mi sbaglio o era l'altro ieri, che eravamo indaffarate per ultimare i regali di natale ?
... comunque BENVENUTO APRILE ♥♥♥
Tradizione vuole, che il 1° aprile sia legato al PESCE d'APRILE ... la tradizione non la conosco, ma  oggi non è insolito vedere  qualcuno che gira, con  un pesce di carta attaccato alla schiena ... e  vari scherzetti dilagano ...
Questa mattina, mi sono alzata molto presto con un'idea pannolenciosa in testa ... creare un PESCIOLINO ?  NO ... magari meglio un  POLIPETTO, un  polipetto d'APRILE.
Eccolo ...
una creaturina simpatica che già si pavoneggia nella nostra cucina.
un abbraccio ornella