Il fascino di un campo a riposo .
Ora la terra riposa e si rigenera . Il sole continuerà ad accarezzarla e la pioggia ad annaffiarla mentre lei sarà , ancora una volta, in attesa di custodire la nuova vita .
Ora la terra riposa e si rigenera . Il sole continuerà ad accarezzarla e la pioggia ad annaffiarla mentre lei sarà , ancora una volta, in attesa di custodire la nuova vita .
Raramente passano per i sensi, perché conoscono soprattutto la strada delle emozioni , delle suggestioni , delle sensazioni e volano leggeri.
Si librano nell'aria , illuminano gli sguardi , riscaldano e regalano refrigerio, e atterrano direttamente nel cuore inondandolo di gioia .
Mi piace molto la parola GIOIA , preziosa e rara .
Gioia non ha il suo contrario , non esiste una " INGIOIA " ….
Ed è un'emozione speciale e unica che facilita l’impresa di captare i segnali d'amore , di affetto , di amicizia .
Autunno è autunno, anche settembre ci sta salutando .
La temperatura si sta abbassando piano piano e a volte soffia un fresco venticello che qualche piccolo brivido fa provare .
Bisogna iniziare a coprirsi .
Ecco, allora è tempo anche di ricoprire i soliti piccoli COSINI di plastica , che continuano fastidiosamente a picchiettare , sui vetri delle finestre chiuse .
Ora che le zanzariere non sono più abbassate , inutile sostituire il ronzio delle zanzare , con il picchiettio di quei cosini .
Combattiamo freddo ed inquinamento acustico .
E PACE fu .
Ecco venire incontro, accogliere , questo SI che mi piace .
E girando per Venezia si incontrano .
Si alzano gli occhi al cielo ed è l'Arcangelo Gabriele che si incontra , sorride e protegge la città . Ha la funzione di segnalare la direzione del vento ma questo è secondario , molto più bella la suggestione , che per l'Angelo del Campanil è stato scelto Gabriele perché è la Figura che ha dato l'Annuncio a Maria e Venezia festeggia il suo compleanno il 25 marzo , giorno dell'Annunciazione .
Bello il significato del nome Gabriele :
Fortezza di Dio o eroe con l'aiuto di Dio .
Abbassando lo sguardo dal campanile e avviandosi verso il Sestriere di Dorso Duro , si arriva all'Angelo Raffaele una zona dove non si può arrivare per caso ma l'appuntamento con l'Arcangelo Raffaele nella Chiesa a Lui dedicata è emozionante . Raffaele , Tobiolo , il loro cane e il pesce che ridarà la vista al vecchio padre Tobia , attende i fedeli e i visitatori già sul frontale della Chiesa e all'interno si può ammirare il bellissimo altare di marmo con L'Arcangelo e il suo compagno di viaggio fino al fiume Tigri dove incontrerà la moglie Sara .
Ritrovo la storia del miracolo a Tobia nei racconti della mia infanzia , di questo grande Arcangelo che accompagna e protegge il giovane Tobiolo .
Raffaele significa Guarito da Dio .
Lasciando la Fondamenta Briati e la Chiesa dell'Angelo Raffaele , c’è il desiderio di incontrare il terzo Arcangelo : Michele e in mezzo alla Laguna , c’è una straordinaria Isola a Lui dedicata .
In realtà le isole erano due : San Michele e San Cristoforo della Pace finché il solito Napoleone pensò di interrare il Canale che le divideva e di unirle in un’unica grande Isola molto amata dai veneziani .
Il nome Michele ha un significato molto forte : Chi è potente come Dio .
Tre Arcangeli Celestiali e un po’ anche Veneziani .
Mamma mi ha sempre motivato i nomi che i suoi genitori avevano scelto per lei .
" Eh sì ciò , Bruna , perché so nata una settimana dopo che il mio fratellino Bruno era andato in Paradiso . Arcangela , perché la mia santola, si chiamava così , e Elisabetta , perché cussì se ciamava mia nonna . "
È vero , ho conosciuto sia la zia della mamma , sia la cara bisnonna Elisabetta . Per me però, i loro nomi di riferimento erano zia Angeina e nonna Bettina .
" Ma sì , na volta i dava nomi in Pompa Magna , po li storpiava , no ghe gera uno che venisse ciamà col vero nome de battesimo .Te go già dito i nomi de me zii e tanti ti i ga anca conossui . "
È vero , anche Anna e nome più bello e semplice di così non esiste , per tutti era zia Nanea . Luigi , bel nome musicale , era Gigetto . Olga , trasformato in Olghetta era zia Etta . Il fiero nome di Guglielmo , diventa inspiegabilmente Memo . Il luminoso nome Lucia , un pò mortificato in Iùssia . Alla lunga i veri nomi di battesimo venivano quasi scordati .
" Ti ga da pensar , che na volta no gera come desso , che gavevo ea carta de identità sempre in funssion , nissuni te ea domandava e se ti dovevi firmar se gera accetada ea crose , te par che no andasse ben el sora nome ? El andava benon . "
Mamma mi ha spiegato che modificare i nomi di battesimo in diminutivi era una coccola , un modo manifestare tenerezza . Gesti affettuosi non ce n'erano molti . Le mamme dovevano crescere tanti figli e i lavori dei papà erano faticosi e con orari molto lunghi , non c’era molto tempo per perdersi in baci e carezze . Questo lo capisco e mi intenerisce quello che sembra una contraddizione : cercare un Nome Importante per il proprio figlio , per poi chiamarlo con un nome vezzoso . È Amore che rimane punto fermo anche in Società che cambiano , in Ere che mutano .
" E ora ma XE VAIDO o no l'onomastico del Secondo Nome ?
Varda che so stada battesada ai Frari , vissin all'Assunta de Tissiano, e questo val de più . Bruna ARCANGELA Elisabetta sona ben e ancùo xe ea Festa dei Santi Arcangei , e mi nel nome i go tutti tre . "
Sì mamma Bruna Arcangela , è valido .
Buon Onomastico e sorrido , perché avere una mamma con tutti tre i Santi Arcangeli nel nome , non è da tutti .
Mamma , mi raccomando , dal Cielo continua a guardare giù 🩵
Interagire con l'ambiente che ci circonda e attraverso i sensi far giungere le emozioni al cuore :
" Il profumo del mare mi fa battere il cuore . Lo voglio portare con me . "
Fermare con un click un momento emotivo speciale .
120 g. pasta madre ... 250 g. di farina, 200 g. di semolino, uno spruzzo di miele, un giro di olio d'oliva 180 cl di acqua...
I fiori in tavola sono sempre graditi 💐
" Me fa piaser, capir che ti ga caro , queo che podarìa esser un intrigo , na roba sensa vaeor , e gnanca na beessa infusa ."
INTRIGO , troppo bello ricordare questo termine che faceva parte del lessico di mamma , nonna e zie . Sostantivo e verbo regalato a piacere ad oggetti che non godevano di un reale impiego e INTRIGAVANO gli ambienti .
Ma i ricordi si dipanano e questo intrigo si fa storia .
A volte gli oggetti non sono solo cose ma testimonianze e rivederle nella quotidianità , illuminano le emozioni e ripropongono una Storia Antica .
La storia di una scarpetta, non di cristallo, ma di ceramica .
" More, scoltime , ti ga in mente e fiere ? Quee che desso , se ciama giostre ? Ecco immagina cussi : giostre pochete , ea giostra a peae , i fioi podeva far un giro sui asinei e cavaini che poareti gera anca massa pasienti, e diversi bancheti dea pesca . "
Non siamo a Venezia , siamo a Treviso e credo anche di ricordare il nome del quartiere , Porta Santi Quaranta ... e so che è stato un pomeriggio di festa di divertimento per i bimbi e di un dono gradito per la mamma che ha portato a casa una bella scarpetta gialla ... un po’ come Cenerentola .
Ma non è neppure una scarpetta, ma uno zoccoletto giallo , che ne ha fatto di strada , attraverso due ultimi secoli, città , sestieri , case , contesti .
" Ti vedi, gera un giorno da ricordar , no gavaresimo ciamà el fotografo par farse na foto . El giorno dea Prima Comunion de Renato , to papà .
Na bea cerimonia , un bon pranseto a casa e par regaeo tuti ae fiere . Na festa par tuti quatro i fioi da boni fradei parchè se giusto cussi e co sta ben i fioi stemo ben tutti ."
Se una giovane sposa , il marito e quattro bimbi , vanno alla fiera del paese, per festeggiare la prima Comunione di uno di loro , comprano un biglietto alla pesca e Vincono , quel premio diventa un piccolo tesoro e acquista la preziosità delle piccole cose , che rappresentano momenti di gioia , di entusiasmo , di realizzazione .
Momenti che dal possedere poco , ci si trova ad avere un oggetto da esporre , che offre la sensazione vera di sentirsi fortunati e più ricchi .
Se poi , nel corso degli anni, dei decenni, tra trasferimenti , cambio di case, di città , una guerra, quel Premio della pesca alla sagra di paese , esiste ancora , diventa il simbolo di emozioni piccole, che portano a grandi riflessioni e ricordi .
" Par vestirse un fià de sesto , go fatto i salti mortai .
Renato gera giusto che el se distinguese , gera ea so festa , e co un vestito de me papà, to bisnono , so riuscia a farghe un vestito da Marinaretto.
Usava vestirse aea marinara , e gera da ricchi , ma chi che ga e man e le sa usar se ricco ."
Il vestito da sposo poi per il nonno Guglielmo , una grande risorsa da indossare con "rispetto " , arieggiarlo per togliere l'odore della " canfora " molto sgradito alle tarme e averlo sempre a disposizione nelle varie occasioni .
Per una donna è più semplice : un vestito tinta unita, così " nol stufa " , un collettino di pizzo , che fa beo , elegante , e na cinturetta , cava e metti , che da l'idea de cambiar modeo . Importantissimo , sempre le scarpe lucide :
" Na bea impatinada ,na bea lucidada e come stucco e pittura ,fa bea figura"
Creatività , progetti positivi , entusiasmo e tutto diventa ricchezza .
È così che ci si sente veramente ricchi e realizzati ?
M'
È quando si vince alla pesca di paese uno zoccoletto di ceramica gialla ?
Quando con poco si fa molto e si vedono i figli felici ?
Forse si , e mi sento anch'io ricca quando ricordo , quando penso , quando guardo sia la foto che lo zoccoletto giallo , perché vedo la giovane sposa, il marito e i quattro figli : i miei nonni, mio papà , gli zii , felici in quella Fiera alla periferia di quel Paese ,ormai diventato città, la bella Treviso .
Ah sì, lo zoccoletto ora è mio e lo trovo straordinario .
È in una posizione scomoda : prende il posto della stagione degli eccessi . Tanto sole , tanta luce, tanto mare, tanta vacanza .
Ora è la stagione più sommessa , quella dove si coccolano le emozioni , con tepori, colori, sapori .
E se poi , sbattendo uova e zucchero l'ispirazione ci porta a concederci un momento solo nostro e gustarci una buona ciotolina di "uovo sbattuto " tutto cambia e prende luccicanza .
Proprio gustando la mia ciotolina piena di dolcezza , pensavo alla signora Jole, una simpatica, positiva, autonoma nonna di Trieste, che ora vive in Cielo e nel mio cuore .
Con lei ho condiviso molte estati in montagna , a Nevegal, una verde localita' in provincia di Belluno.
Forse dire condiviso non basta, perche' da lei ho Appreso, ho Valutato, ho Confrontato , aspetti della vita, che hanno sempre bisogno di piu' sicurezza e qualche certezza, che dia spessore alle emozioni .
Tutto questo preambolo, per dire e dirmi, che mi sarebbe piaciuto averla vicina per bere un te' assieme . Il suo te' corretto con una lacrima di rum. Jole però ora, è un po' più distante che a Trieste , Il suo tè al rum non l'ho preparato , ma la Torta Nevegal si. Un delizioso dolce al cioccolato
con la ricetta della signora Jole.
Mai nome è più appropriato per una torta che è dolce come quelle bellissime estati .
INGREDIENTI :
2 hg. di cioccolato fondente
80 g. di burro
120 g. di zucchero
3 uova ( + 1 per la ciotolina che dà luccicanza alle emozioni )
1 hg. di farina
sciogliere il cioccolato con il burro in microonde , o friggitrice ad aria ( la ricetta e' datata, percio' l'originale dice " a bagno maria )
montare a neve le 3 chiare d'uovo aggiungendo i tuorli e lo zucchero
aggiungere la farina e il cioccolato sciolto.
Infornare a 180° per 25 minuti .
Servire se possibile con una buona tazza di te', anche freddo …
con UNA LACRIMA di RUM .
Un po’ di pannolenci rosso , un po’ arancio , un po’ di marrone , qualche pennellata di giallo …
Poi ho voluto che esprimesse un po’ femminilità , affetto , sensibilità , pace e serenità e ho pensato al glicine .
Hanno in comune un'idea .
Qualche sottovaso per le mie piante in attesa di riporle in casa .
Un unicorno che cerca qualche pennellata di colore , per tingersi coda e criniera e alcuni arcobaleno in casa , rischiareranno le emozioni .