A volte , spolverando , si rispolverano ricordi dolci che fa piacere aggiornare, condividere , rileggere, far rivivere e riproporre .
" Me fa piaser, capir che ti ga caro , queo che podarìa esser un intrigo , na roba sensa vaeor , e gnanca na beessa infusa ."
INTRIGO , troppo bello ricordare questo termine che faceva parte del lessico di mamma , nonna e zie . Sostantivo e verbo regalato a piacere ad oggetti che non godevano di un reale impiego e INTRIGAVANO gli ambienti .
Ma i ricordi si dipanano e questo intrigo si fa storia .
A volte gli oggetti non sono solo cose ma testimonianze e rivederle nella quotidianità , illuminano le emozioni e ripropongono una Storia Antica .
La storia di una scarpetta, non di cristallo, ma di ceramica .
" More, scoltime , ti ga in mente e fiere ? Quee che desso , se ciama giostre ? Ecco immagina cussi : giostre pochete , ea giostra a peae , i fioi podeva far un giro sui asinei e cavaini che poareti gera anca massa pasienti, e diversi bancheti dea pesca . "
Non siamo a Venezia , siamo a Treviso e credo anche di ricordare il nome del quartiere , Porta Santi Quaranta ... e so che è stato un pomeriggio di festa di divertimento per i bimbi e di un dono gradito per la mamma che ha portato a casa una bella scarpetta gialla ... un po’ come Cenerentola .
Ma non è neppure una scarpetta, ma uno zoccoletto giallo , che ne ha fatto di strada , attraverso due ultimi secoli, città , sestieri , case , contesti .
" Ti vedi, gera un giorno da ricordar , no gavaresimo ciamà el fotografo par farse na foto . El giorno dea Prima Comunion de Renato , to papà .
Na bea cerimonia , un bon pranseto a casa e par regaeo tuti ae fiere . Na festa par tuti quatro i fioi da boni fradei parchè se giusto cussi e co sta ben i fioi stemo ben tutti ."
Se una giovane sposa , il marito e quattro bimbi , vanno alla fiera del paese, per festeggiare la prima Comunione di uno di loro , comprano un biglietto alla pesca e Vincono , quel premio diventa un piccolo tesoro e acquista la preziosità delle piccole cose , che rappresentano momenti di gioia , di entusiasmo , di realizzazione .
Momenti che dal possedere poco , ci si trova ad avere un oggetto da esporre , che offre la sensazione vera di sentirsi fortunati e più ricchi .
Se poi , nel corso degli anni, dei decenni, tra trasferimenti , cambio di case, di città , una guerra, quel Premio della pesca alla sagra di paese , esiste ancora , diventa il simbolo di emozioni piccole, che portano a grandi riflessioni e ricordi .
" Par vestirse un fià de sesto , go fatto i salti mortai .
Renato gera giusto che el se distinguese , gera ea so festa , e co un vestito de me papà, to bisnono , so riuscia a farghe un vestito da Marinaretto.
Usava vestirse aea marinara , e gera da ricchi , ma chi che ga e man e le sa usar se ricco ."
Il vestito da sposo poi per il nonno Guglielmo , una grande risorsa da indossare con "rispetto " , arieggiarlo per togliere l'odore della " canfora " molto sgradito alle tarme e averlo sempre a disposizione nelle varie occasioni .
Per una donna è più semplice : un vestito tinta unita, così " nol stufa " , un collettino di pizzo , che fa beo , elegante , e na cinturetta , cava e metti , che da l'idea de cambiar modeo . Importantissimo , sempre le scarpe lucide :
" Na bea impatinada ,na bea lucidada e come stucco e pittura ,fa bea figura"
Creatività , progetti positivi , entusiasmo e tutto diventa ricchezza .
È così che ci si sente veramente ricchi e realizzati ?
M'
È quando si vince alla pesca di paese uno zoccoletto di ceramica gialla ?
Quando con poco si fa molto e si vedono i figli felici ?
Forse si , e mi sento anch'io ricca quando ricordo , quando penso , quando guardo sia la foto che lo zoccoletto giallo , perché vedo la giovane sposa, il marito e i quattro figli : i miei nonni, mio papà , gli zii , felici in quella Fiera alla periferia di quel Paese ,ormai diventato città, la bella Treviso .
Ah sì, lo zoccoletto ora è mio e lo trovo straordinario .
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