E niente , finito con un mese di ritardo, dalla data del calendario e giunta al convinzione , che avrei dovuto aggiungere e ricamare : SUMMER STA FINENDO , ho accelerato ed ora è cronologicamente finito .
Ma non volevo soffermarmi al mio cuscino SUMMER , piuttosto voglio assecondare un ricordo che mi è sopraggiunto quando ho un po’ sistemato il cuscino , che non essendo artigianale , aveva cuciture approssimative.
I ricordi a volte arrivano " A Gocce " , a volte “ A ONDE " … in questo caso sono arrivati a gocce , ma si sa , una goccia scava la roccia .
" Far i " sorafii " a macchina xe un baeo de carneval , el più xe tirar fora , ea macchina da cuxer, e schissar el pedal, desso che tutto va a corrente .
Ma te go contà de quando che a otto anni andavo a far sorafii co me zia Nanea ? … .
Mamma mi ha raccontato , e mi ha anche mostrato la sartoria , vicino a San Rocco , dove andava con la zia Anna ( Nanea, mai nessun nome rimaneva tale 😀 ) ad aiutare e imparare .
La sartoria non esisteva più , nel corso degli anni aveva cambiato identità , ma la grande vetrina affacciata al piccolo ponte che da San Rocco , porta ai Frari è la stessa , e i racconti di mamma , mi aiutano ancor oggi , quando ho l'occasione di passarci davanti , ad immaginare le giovani apprendiste , sedute con preziose stoffe tra le mani , mentre rifinivano abiti raffinati . "
" Ti pol ben dirlo , stoffe pressioxe , e gera de Rubelli . Soeo e signorone podeva permettersee . Xe vero che gerimo sentae davanti a quea gran vetrina , prima de tutto per ea luce , po’ par svagarse un fìantin vardando fora . Te go contà dea caregetta dove gero sentada mi ? "
Naturalmente me l'ha raccontata 🥰.
Lo zio Giovanni , bravissimo falegname , aveva costruito per mamma , una SEDIA a sua misura e a me è sembrato un gesto di grande affetto che ricordo con piacere . Questo zio Giovanni , che io ho visto solo una volta ed era già molto avanti con gli anni , si era preso cura della mia mamma che con sua zia Anna , " modista" molto brava , andava tutti i pomeriggi in sartoria .
I suoi compiti , erano quelli di togliere le imbastiture dagli abiti , e una volta più abile, di passare i sopraggitti sulle cuciture , affinché il tessuto non sfilasse .
" Par mi , no Gera un lavoro , scoltavo , rubavo co l’occio , imparavo e GUADAGNAVO … "
Mamma ascoltava , imparava , come dice lei : rubava con gli occhi l'esperienza delle altre , la faceva sua , e GUADAGNAVA .
Si , portava a casa " QUALCHE CENA " per lei e i suoi fratellini .
La titolare della sartoria ( purtroppo non ricordo il nome , anche se mamma lo citava spesso ) , le regalava delle tavolette di cioccolato , a volte confezionate , a volte a grossi quadrati di cioccolato puro .
" Ea gera na ciocoeata preferìa dal RE , e nialtri fassevimo sagra . To nonna Virginia , gera contenta : pan , cioccolata, e na squea de latte e i fìoi gera a posto "
Ricordo il nome della marca di questa cioccolata specialissima , ed è normale che lo ricordi : Bruno … ma non lo associo al cognome . Era certamente piemontese , perché mamma , nominava il Re ed immagino volesse sottolineare , che la cena , con pane cioccolata e latte , per lei e i suoi fratellini , fosse proprio come una cena da Re .
Cuscino SUMMER, sopragitti , cioccolata del Re , seggiolina dello zio … tante gocce di ricordi che non ho vissuto ma che mamma Bruna mi ha consegnato , forse con il desiderio che queste gocce non evaporino e si dissolvano perché sono Vita , fatta di piccole cose , ma Vita .
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