Sono convinta che, leggere con un amico, che ci aspetta dentro al libro, diventa SPECIALE 💙
mercoledì 12 novembre 2025
12 novembre
E mi sembrava che oggi non fosse solo il 12 novembre .
Oggi è San Renato, l'onomastico di mio papà .
Auguri papà 💙.
Ho un ricordo preciso di questo giorno, un ricordo che risale alla mia infanzia, quando per me, mio papà era mio papà , così come lo vedevo e com'era in quel momento , senza passato e senza quel tratto di vita, che aveva vissuto, prima di essere mio papà.
Era comunque difficile, risalire alle varie tappe di vita , dei miei genitori, attraverso foto o semplicemente racconti, perché il periodo non prevedeva molte fotografie e nemmeno tanti racconti da fare ai figli , forse per pudore o per mantenere un ruolo.
Io non avevo mai visto nessuna foto di mio papà e di mia mamma nella loro infanzia o giovinezza , se non quelle del loro matrimonio dove vedevo già in previsione , me e mio fratello e i due sposi, erano già i miei genitori …
Lunga premessa per dire che in un lontano 12 novembre , mentre facevamo gli auguri di buon onomastico al papà , lui ci ha detto quella che ricordo come una delle sue prime e piuttosto rare confidenze :
" E pensare che io, quando ero piccolo, pensavo di dover cambiare il nome, perché Renato, mi sembrava un nome da bambino e non da adulto . "
Ricordo perfettamente che in quel momento, quella confidenza così insolita , mi ha fatto realizzare che papà lo era diventato dopo essere stato Renato , e di aver fatto un percorso che mi era sconosciuto, ma che volevo conoscere .
Foto di Renato diciottenne a militare , purtroppo durante la guerra.
Foto con la mamma prima di sposarsi , un'unica foto con i suoi genitori e i suoi tre fratelli , scattata il giorno della sua Prima Comunione .
Poi tante domande e risposte che sono riuscite a costruirmi la storia di un papà che non conoscevo , ma che ho riconosciuto e ritrovato dalle varie situazioni che mano a mano ascoltavo .
Ma mio papà non è bellissimo ? Sì lo è !
martedì 11 novembre 2025
La nebbia agli irti colli
San Martino, Giosue’ Carducci (1835-1907)
La nebbia agli irti colli Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando: Sta il cacciator fischiando Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi Stormi d’uccelli neri, Com’ esuli pensieri, Nel vespero migrar.
Sofficini e …
I ricordi sono fotografie di una quotidianità in cammino , di relazioni nate e consolidare dall'affetto che dura per sempre , di orizzonti che si aprono e si ammirano con occhi nuovi .
Ma parliamo di sofficini .
Non li preparo spesso , ma oggi pomeriggio è andata così ed è così che è pure iniziato il film .
" El xe un film de na volta vero ? De quei in bianco e nero , che quando eo comentavimo se diseva : - Che beo , go pianto tanto … .
Non lo so se è un film in bianco e nero però mamma Bruna ha ragione , è di una volta , di quelli belli ma senza lacrime , anzi io ho sorriso per la tenerezza e la simpatia che mi ha suscitato .
Protagonista assoluto , il barattolo del pangrattato , quello mio , il solito .
Oggi però , mi ha suscitato una suggestione di ricordi assopiti chissà dove e chissà come e chissà perché .
" Te vien in mente el vaso de pan gratà che te preparavo per farte far na colazione da cristiani "
Si, mamma ha ragione . Passando uno alla volta i sofficini dall'uovo al pangrattato, ho pensato proprio a quel grande vaso di vetro , con la chiusura a gancio e la guarnizione rossa . Alla tazza di porcellana bianca senza manico con un decoro azzurro , che ogni mattina mi aspettava a colazione ...
al latte e alle strategie materne per farmelo bere .
" E ti voevi bever el tè ? Che sostansa ga el tè . Ti geri in creser , ea pero roba no bever latte, per i ossi dei fioi . Tuti i dotori lo dixe ."
Io non sopporto il latte . Non mi provoca alcun fastidio se non quello che non mi piace . Così bianco , così latte ... avevo anche provato a spiegare a mamma , che anche il colore del latte mi infastidiva e allora , Ovomaltina , Orzoro , Nesquik .
" Ma no sta dirlo a nisun che no te piaxe el late parchè el xe bianco , no xe normal , mi so to mama cussì te go fato e cussì te tegno , ma no xe normal , scoltime mi . "
Nessuna intolleranza al lattosio ma al latte tantissima . Inutile spiegare alla mamma , che mangiavo formaggio di tutti i tipi , che il parmigiano abbondava sulla pasta , che con tutti i formaggini Milione che fin da piccini abbiamo mangiato , avevo già vinto , la Mucca Carolina , la mucca Mare , Geo e Gea e anche Ercolino sempre in piedi ... le mie ossa erano salve ma niente , era la tazza del latte del mattino che avrebbe fatto la differenza .
Un giorno davanti alla tazza del latte compare il vaso di vetro pieno di quello che decisamente sembrava pangrattato anche se un po’ grossolano .
" Go risolto ea to mania del late. Ti te versi quatro / sinque bei scugeri de pan trità sul late e nesquik ... no ti vedi più ne bianco ne liquido e almanco ti me bevi e ti magni na roba come se deve . "
Ecco come mamma Bruna creò i primi CORN FLAKES .
No , non ho ancora spiegato la procedura , ma la ricordo bene - Comprare qualche panino in più , per avere sempre una scorta da passare per un po’ in forno , poi tritarlo finemente .
Mamma Bruna usava la bottiglia del latte vuota , a mò di matterello e il pane , biscottato nel forno si sbriciolava producendo un allegro crepitio ...
Avrei mai potuto ribellarmi a quell’affaccendarsi amorevole di mamma Bruna ? Assolutamente no , poi la missione impossibile era diventata possibile , non era più bianco , non era più liquido .
Forse proprio i primi corn flakes li ho sperimentati io .
Il mio film finisce con un caldo sentimento di gratitudine , perché l'allegro crepitio del pane al passaggio energico della bottiglia vuota , a mò di matterello , è stato amore di quello bello .
lunedì 10 novembre 2025
Baktus e guanti lunghi
E con qualche gomitolo di lana blu , ho provato ad unire l'utile al dilettevole.
Questo mi ha ispirato , a ripropormi un mio giaccone vintage che da qualche tempo , mi fa l'occhiolino dall'armadio e che non indosso da qualche anno , non perché quel giaccone non mi piaccia , ma perché le maniche , carinamente rifinite da eco- pelliccia , sono LARGHISSIME , e gentilmente, lasciano entrare Nonno Gelo. La chiusura del collo poi , un po’ a scialle , è aristocratica , ma per niente protettiva .
Allora un caldo e morbido baktus di buona lana che " NON BECCA ", MA che abbracci e riscaldi il mio collo e un paio di guanti dal LUNGO polsino per neutralizzare l'effetto giaccone " di manica larga " .
Per il collo , credo sarà la soluzione GIUSTA MA , per ostacolare che il freddo , accetti l'invito di entrare dalle maniche , NON lo so … Basterà aspettare , che passi l'estate di San Martino , per provare .
Due chiese dedicate a San Martino
L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino ...
Giusto il tempo per permettere al Santo di arrivare a destinazione , riscaldato dal tiepido sole della prima decade di novembre .
E vabbè , ora si recriminerà , che l'anti ciclone di non so dove , deve ancora finire il suo compito . Che l'alta pressione di non so quando , sta scagliando le ultime sue frecce . Che è sempre così in ogni cambio di stagione e tutto avviene con gradualità fino a raggiungere la pienezza dei fenomeni . Ma la Scienza dei detti , proverbi , tradizioni , dei nostri cari Vecchi, non può essere battuta da termometri , barometri , satelliti .
Martino ha o non ha regalato il suo mantello a tre poveri incontrati nel suo percorso ? Si . Questo basta perché , sia ufficialmente riconosciuta, l'estate di San Martino che dura tre giorni è un pochino .
A Venezia due chiese dedicate a San Martino .
San Martino nel sestiere di Castello ; San Martino a Burano .
domenica 9 novembre 2025
Bambolina Con Me
A mille ce n’è
nel mio cuore di fiabe da narrar.
Venite con me
nel mio mondo fatato per sognar…
Partiamo dalle fiabe che ė MEGLIO e le mie sono anche di pannolenci ...
Hansel e Gretel dopo aver vagabondato per il bosco , si imbattono in una golosa Casetta di Marzapane .
" Rodi, rosicchia, spezzetta… Chi sbocconcella la mia casetta?”
Attenzione c'è una strega dietro la porta.
Partiamo da una Tavolozza di Pannolenci .
La bambolina Emma , vagabondando di qua e di là , si imbatte in una Cameretta di Pannolenci .
Un armadio capiente, un lettino morbido .
Attenzione, c'è da tenere in ordine la Cameretta .



























