Alcuni giorni fa , stavo pensando , stavo ascoltando una cicala rivendicare la sua gioia di vivere e stavo ricordando :
- Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto …
Eppure le sensazioni che stavo provando , non erano quelle che Montale aveva messo in versi . Nessun paesaggio scarno , nessun senso di solitudine ed isolamento , ma luce , sole , vita rigogliosa e il canto estivo di una cicala .
Ecco , mi è piaciuto fermare le sensazioni di un meriggio assolato , con piccole crocette , non in rima , non in versi , ma in sacchettini che raccoglieranno piccoli gingilli di bigiotteria solitamente sparsi e un po’ attorcigliati , dentro una scatolina .
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