Se il percorso abituale si percorre per anni , decenni e per diverse situazioni , si dice :
È una strada che faccio ad occhi chiusi .
E niente confermo , è così .
Io mi accorgo che davvero molto spesso cammino ad occhi chiusi .
Andare a San Basilio , alla Conad , dal medico . Ancora molto prima , alle Zattere per incontrarmi con il mio ragazzo , per andare a prendere ai Cavanis il mio fratellino . E fin dalla primissima infanzia , le prime uscite dei bimbi veneziani lungo la soleggiata fondamenta delle Zattere , dopo aver superato la storica Calle del Vento .
Ancora , Strada percorsa precipitosamente quando nebbia o alta marea bloccano i vaporetti . Strada per passeggiate romantiche o golose per raggiungere l' ottimo Giunduiotto di Nico .
Dove ci troviamo ? Alle Zattere , come sempre .
E sì , è proprio la strada che si fa ad Occhi Chiusi , per fortuna però l'altro ieri , gli occhi li ho tenuti aperti e mi sono imbattuta in una piccola sorpresa che aspettava finalmente un mio sguardo .
Un capitello ? NO ! Un'edicola ? NO ! Una Nicchia che accoglie un'immagine sacra .
Forse San Rocco , perché vedo un cagnolino accanto a Lui .
È stata una dolce sorpresa , un incontro semplice , veneziano .
Un piccolo balcone con un arco e un davanzale di pietra d' Istria . Bellissimo .
Sicuramente l'intonaco della casa che la ospita , è stato rifatto . Certamente il piccolo affresco è stato ritoccato , ma la piccola nicchia c’è sempre stata , ne ho avuto la conferma .
A volte si ha più il desiderio di guardare con le emozioni , piuttosto che vedere con gli occhi .
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