La spiaggia , le orme lasciate dal calpestio di chi cammina … il mare , le sue onde che infrangendosi sugli scogli e lambendo la riva , rumoreggiano .
Impossibile frenare i ricordi che si ripropongono .
Faccino tra lo sconfortato e il disperato , qualche spiegazione dobbiamo darla .
" Ti geri disperada perché finiva el marciapie e no ti voevi caminar sua sabbia , ma no perché ea gera calda , questo sarìa sta capibie, no ti voevi caminar in sabbia parchè " ghe gera e buse ."
Due anni appena compiuti sono al Lido . Non ricordo del mio timore di camminare sulla sabbia , anzi ovviamente non rammento nulla , se non i racconti della mamma , come al solito , molto dettagliati e in questo caso, anche corredati da due foto eloquenti .
" Gerimo in spiaggia dei " Mutiati " ( si chiamava proprio così ) per via del nonno Guglielmo , almanco na volta i riconoseva in qualche modo , el sacrificio di chi gaveva dà tanto par ea Patria , ma tornemo a ti . Fia mia un fià complicada ti se sempre stada. Bona come el pan , ma un tantin impegnativa queo si .
El primo ano che te go portà in spiaggia no ti caminavi e tutto benon, l'anno dopo , ti caminavi e ti corevi , ma in sabia ti stavi ferma. Imobìe, ti parevi imatonia . Te go cusìo svelta svelta un per de scarpete con un rasateo che gavevo a casa , pensando che te podese dar fastidio ea sabia . Niente da far . Ferma ti geri e ferma ti restavi . Co finiva el marciapìe no te smuoveva gnanca e canonae . "
Ricordo la bella spiaggia dei Mutilati , tra la spiaggia di San Nicoletto e l'Ospedale al Mare . Nonno Guglielmo era stato un Grande Invalido di Guerra e le famiglie avevano una precedenza ad usufruire quei servizi .
Avevo davvero appena festeggiato il secondo compleanno , lo testimonia la data sul retro delle foto . Mamma Bruna aspettava Fabio che sarebbe nato due mesi più tardi e io avevo paura delle buche che non erano e non sono altro , che le impronte che si lasciano , camminando sulla sabbia .
" Par fortuna che te go sempre insegnà che soeo Parlando se se Intende , e manco mal che ti me ga scoltà . - Go paura dee BUSE par queo non camino ."
Ecco svelato l'arcano . Bastava dirlo , ma a due anni faccio anche un po’ di complimenti , a questa bimbetta , che ancora , non sapeva separare le impronte , i segni sulla suabbia , dalle buche . Che non aveva paura di svelare una " paura " a una mamma che col pancione , ad ogni fine marciapiede , l'ha presa in braccio fino al bagnasciuga dove non c'erano né buche , né impronte .
" Ma ti ti credi, che bastasse ea paura dee buse ? No ! Ghe gera anche quea del rumor del mar e par questo, se doveva passeggiar dove cominciava apena apena el bagnasciuga, ma no tanto vissin all'acqua parchè coe man sue rece ti disevi :
- Mamma che bordèo , che vose grossa che sento .
Certo , finiva la paura delle buche , ed iniziava quella del "rumore del mare " , della risacca delle onde che si infrangono sulla riva .
Mi sento di affermare che sono migliorata , anzi lo dico , sono guarita .
Amo il mare e anche solo due foto simpatiche dilatano se possibile , il mio cuore per questa mia mamma così pratica ma attenta , che basava le sue competenze osservando le situazioni e i bisogni , trovando le deduzioni che sapevano motivare le circostanze.
" Un fìa imbranada ti se sempre stada , no ti me somegi a mi , che i me meteva sempre capo squadra , ma cussì ti geri cussì te go tenìo ."
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