Ho trovato la soluzione , anzi le soluzioni per vestire "estivo " il mio tavolino creativo, quello che sposto, come fosse una meridiana al contrario , per allontanarmi dalla luce diretta e soprattutto dal caldo del sole .
È bello possedere uno spazio personale 80 per 60, di legno naturale , richiudibile , solido ma leggero e che in più mi segue nelle scelte .
Si , mi piace proprio .
Ovviamente, la promessa di richiudere il tavolino e aprirlo al bisogno , si è rivelata subito vana , perché il " bisogno " c'è troppo spesso ed è cosi piacevole sentire di "essere attesa" dalle cose che mi piacciono .
Mi perdo, mentre penso al tablet , al Kindle, alle mie penne, ai quattro quaderni e al piccolo blocco a spirale. All'astuccio con i miei uncinetti e ad almeno a tre piccoli centrini iniziati . Tutto sopra il tavolino, che aspetta la soluzione estiva che finalmente ho trovato .
" E si che te go fato mi e anca in casa , gnanca el dubbio che i te gabia scambià in cuna . Se imposibie de istà avorar sora na tovagia de tea incerada .
Ti te peti dapartuto , ti sui e ea vogia de far ben saltime dosso, te passa subito . "
Mamma ha ragione . Avevo un allegro scapolo di tovaglia plastificata da mettere sull'ormai famosissimo tavolino, ma ho verificato molto presto che appiccica, pizzica . Non è proprio confortevole sentire le braccia incollarsi sulla tovaglietta e stavo già passando al piano B , quando ...
"Ma no ti te ricordi, che quando andavimo a San Nicoeto, gavevimo sua toea na tea incerada coeorada , proprio da mar , ma quando magnavimo e quando vialtri fioi venivi su dal bagno, mettevo e bee tovagete de coton che gavevo anca ricamà , perchè el beo, no costa niente, ma el fa tanto . Se magnava megio e po' esser in spiaggia no se un bon motivo par diventar
" ascari ."
Certo che mi ricordo . L'allegra tovaglia di plastica colorata che decorava la tavola in capanna al Lido in spiaggia San Nicolò , le tovagliette di cotone, per il pranzo .
" Manco mal che ti te ricordi. Visto che e se ndae ben per quei ani e ndarà ben anca desso. Certe robe no cambia . El caldo resta caldo, ea roba sintetica, fa sempre suar . El coton se ea megio roba e se el se bianco non ga gnanca paura de niente , no ghe se varechina che tenga . "
Oltre a ricordare , ho anche aperto l'anta dell'armadio a muro , quella che di tanto in tanto misteriosamente sbatte , per attirare la mia attenzione , e ho recuperato le tovagliette de San Nicoeto . Sono tre , ancora ben stirate con la cura e la firma di mamma Bruna .
" Meravegiarse perché e se ben stirae? Roba da matti.
Far ben na roba, e farla mal, se impiega quasi el stesso tempo, ma almanco se resta contenti. Ti savessi che sodisfassion che gavevo , quando cambiavo ea bona grasia, el torna camin , e el torna scafa. Tuti in tinta, ben stirai co l'acqua e amido .
Ea cucina cambiava muso . Ah , me so desmentegada , gavevimo anca el copri taier . Tutto coordinà , no da castroni . Un cava è un metti de tutto, perché ghe voeva anca el tempo che se sugase e sensa faseva miseria . "
Uno, tutto sul giallo a quadratini bianchi , con piccoli mazzi di fiori ricamati a punto erba e un altro azzurro , con ricami bianchi .
È vero, mamma aveva cucito anche il copri tagliere, ed era appeso vicino alla cappa del camino . La polenta si mangiava spesso, almeno una volta alla settimana. Quella buona, che si mescolava per quaranta minuti, con farina metà gialla e metà bianca , non mi ricordo però il motivo di questa scelta , ricordo però molto bene il suo sapore .
Ora ho ben tre piani B per il mio tavolino creativo che ha assunto quel fascino senza tempo che conserva il profumo di affetti, di pedagogie genuine, di modi di interpretare la vita non da " ascari " un lessico forse onomatopeico di mamma, che definiva così , tutto quello che non rientrava in una sfera di sano buon gusto pratico ed efficace .
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