Fare e disfare è tutto un lavorare .
Questo è il detto , che mia mamma citava, ogni volta, che doveva disfare qualche suo lavoro . E lei non ci pensava due volte.
Questa volta ho citato io, il suo detto e con determinazione, ho sfilato un copri spalle di cotone, che avevo lavorato anni fa, e che non avevo MAI indossato perché , se al momento ero stata attratta dalla foto che avevo trovato su una rivista datata e l'avevo trovato insolito, curioso , originale , una volta finito , NO !
Data la mia taglia , NON proprio il 42 , mi sono vista una via di mezzo , tra un COMÒ ROCOCÒ e la simpatica PEPPA PIG , e l'ho riposto .
Far e desfar, xe tuto un avorar ... Pronti via.
Ora voglio fare uno scialle estivo, e in questo caso, per farlo, ho fonti sia orali, che reperti . La cara signora Anacleta , una decina di anni fa , mi ha regalato un po’ della sua esperienza e qualche scialle l'ho anche fatto...
Conservo ancora gelosamente il campioncino che nonna Anacleta mi ha lasciato come spunto e tutto mi diventa chiaro .
Creatività dei ricordi , è bella e mi fa emozionare e incontrare proprio nel ricordo, chi ho conosciuto e voluto bene .
Allora , fonti orali, reperti uncinettosi, ora ci metto pure fonti tecnologiche ed inizio il mio scialle : .
6 catenelle chiuse ad anello con un punto bassissimo.
5 catenelle ( 3 cat= 1 punto alto + 2 catenelle) ; 3 punti alti+2 catenelle; 3 p.alti+2cat. sempre dentro l'anello di 6 catenelle.
1 punto alto; 4 catenelle e voltare il lavoro proseguendo con 3 punti alti e 2 catenelle.
N.B : al centro, nello stesso archetto si eseguono 3 punti alti, 3 catenelle, 3 punti alti... che diventano " la punta dello scialle ".
Si inizia con questo piccolo anello di 6 catenelle e si finisce con un avvolgente e morbido scialle.
Preparare le frange e rifinire a punto gambero.
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