Accumulatrice seriale di emozioni .
Faccio una confidenza , sì lo sono ma il fatto è , che se anche mi distraggo, appena giro l'angolo, apro un cassetto , sbircio in una credenza ecco un altro pacchetto emotivo si aggiunge alla lista .
Il mio , anzi nostro completo per il pranzo all'asilo . Lo trovo straordinario , una porcellana bellissima decorata teneramente .
" Mi e to papà eo gavemo comprà a Rialto , ti sa quel bea botega de casainghi , Domus ,vissin ea Standa San Luca ? "
Ricordo molto bene quel bellissimo negozio vicino al Teatro Goldoni , anch’io da giovane sposa ho fatto acquisti da Domus e non mi meraviglio che quei due piattini siano così belli e così speciali per me .
" Gavemo fatto i conti , co ti finivi ti l'asilo , cominciava Fabio , cussì go vardà che i piati , podesse ndar ben par fìa e fìo . "
L'incredibile arte del " non sprecare " , oggi si direbbe scelta sostenibile , per me è saggezza genitoriale , buon senso , risparmiare per poter investire in altre scelte .
L'asilo che abbiamo frequentato è proprio di fronte a casa nostra , a me era sempre sembrato molto grande , non è così ma è stato un mio luogo delle fragole che ho frequentato con grande gioia .
" No ti vedevi ora che venisse mattina par andar daea to maestra , e pensa che Fabio ga comincià a do ani , ti sa ea storia vero ? "
Si , la storia la conosco bene . Una mattina , nonna Alba Chiara mi ha accompagnato assieme a Fabio , si è distratta un attimo per parlare con la signorina Bice e il mio fratellino era già seduto su un banco vicino al mio , con una manciata di mattoncini di legno per le costruzioni .
La maestra lo ha invitato a fermarsi e da quel giorno ha iniziato a frequentare le prime tre ore del mattino . Mamma , pur casalinga e con nonna in casa con noi , ha sempre tenuto in gran considerazione la funzione educativa della scuola , fin dall'infanzia .
Voglio ritornare ai nostri piattini e li rivedo in un bel cestino , piuttosto grande , di vimini bianco e azzurro . L'etichetta era in ottone con incisi i nomi Ornella e Fabio .
" Si , gerimo andai a San Rocco , vissin i Frari . Nel sottoportego ghe gera un ferramenta che incideva e targhette e gavemo pensà che almanco gera un avoro definitivo e no un cava e metti foglietti col nome ".
Lo ricordo bene il cestino bianco e celeste . No, no , ora non c’è più , ma finito l'asilo , è diventato per molti anni , porta mollette per il bucato .
Che bello ricordare il via vai delle mamme , che a mezzogiorno portavano il pranzo a noi bimbi . Ricordo che la nostra bidella , si metteva alla porta per prenderli e metterli in un carrello che veniva portato in mensa . Quando pioveva , le mamme li passavano attraverso la finestra .
Ricordo rivedo e immagino queste scene , perché il mio asilo è ancora di fronte a casa mia e come dicevo prima , le emozioni me le ritrovo dietro l'angolo ... e i piattini dentro alla credenza .
Straordinario il fatto che i piatti siano rimasti intatti , eppure li abbiamo usati io per tre anni , Fabio per due . Di questo ne sono sicura e ne posso esibire una prova . Aggiungo un'altra chicca , il porta uovo .
Una volta a settimana arrivava un ovetto sodo , già sgusciato appoggiato nel portauovo . Non sempre mangiavo l'albume , non so perché ma da piccina , non ho molto amato i cibi di color bianco .
" Ai fìoi no se ghe dà i vovi molto coti perché i se manco digeribii , bogìo soeo tre minuti e ti te ricordi che te metevo un scugiarìn ? "
Si ricordo , il tuorlo non rassodato completamente , che mangiavo col cucchiaino . Quante belle attenzioni ho ricevuto ed è bello riscoprirle percorrendo a ritroso i ricordi .
Mamma ha conservato quello che per lei eravamo noi due e mi ha consegnato racconti , oggetti , bei momenti di quotidianità familiare .
Mio nipote Marco e mia figlia non hanno usato questi piattini , ormai era il tempo delle stoviglie in sicurezza , infrangibili sicuramente non con lo stesso fascino ... ma i racconti li hanno ascoltati e in due piattini da maschio e anche da femmina , possono ritrovare , nonno Renato , nonna Bruna , il papà Fabio e mamma Ornella .
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