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venerdì 31 ottobre 2025

Auguri celesti Fabio






 E quando spazio e tempo, cambiano significato e si festeggia  il  compleanno senza più invecchiare , si possono inviare abbracci carichi di auguri in Cielo .


FABIO 💙💙💙 per i tuoi  ...   no, gli anni con  contano più , conta l'amore che  ci ha unito ,contano i bei ricordi che  ho nel cuore .


Allora  sorridiamo  assieme , è nel ricordo che avviene il nostro incontro e se sorridiamo l'incontro sarà ancora più bello .


Non ricordo quando sei nato , ho però memoria nitida dei racconti che mamma e nonna , mi hanno consegnato da subito . 


Anche tu sei nato nella nostra casa , mentre io dormivo nella camera accanto per il consueto sonnellino pomeridiano . 


Pensa , che mamma Bruna , quando ha capito che stavi scalpitando per nascere , in anticipo di una ventina di giorni , ha iniziato a sferruzzare una cuffietta . 

" Xe nee ultime settimane che i putei ciapava peso , se el nasse tre settimane prima , el sarà picoetto." 

Invece piccolino non eri proprio , quasi quattro chili , un Cicciobello biondo . 


Con la mamma , c’era la nonna , la zia Vanda , e la levatrice . Ti racconto qualche aneddoto che forse  mamma non ti ha mai detto .


" Che discorsi , i xe fatti da donne , perché e xe esperienze che passa da mamma a fìa, ai omeni , i ghe interessa come el do de spade quando ea 

val de bastoni . " 


Mano a mano che le ore passavano , la cuffietta prendeva forma e la tua nascita era sempre più imminente . 

Tre regole SPASSOSE a dir poco : 

- NON dovevi nascere prima che la cuffietta fosse finita , MA doveva essere prima che io mi svegliassi , E SOPRATTUTTO , questo doveva avvenire , prima delle 16 .15 , perché zia Vanda , doveva prendere all'asilo il cuginetto Giancarlo . 


La levatrice stava al gioco , confermava queste richieste con poca convinzione , ma tu le hai esaudite , alle 16 sei nato . Cuffietta finita , Giancarlo recuperato , il mio risveglio poco dopo . 


" El xe un maschio ! " 


Papà è volato in camera , avrebbe fatto la stessa cosa anche in caso contrario perché hai portato GIOIA  a tutti . 


Ti racconto di me . Al mio risveglio sono stata avvertita che mentre dormivo , era arrivata la Cicogna e mi aveva portato un fratellino . 


Si sa, i bambini non chiedono , perché si fidano dei loro cari e così ho conosciuto la Cicogna . Dunque Babbo Natale , ce l'ho , Befana , ce l'ho , la Cicogna mi mancava ma sicuro era carinissima perché mi aveva portato il fratellino più bello del mondo . 


Ah , ecco , mi dimenticavo il nome , un bel problema per mamma e papà , sia per il mio , sia per il tuo . 


In famiglia , non c’erano tradizioni da tramandare per le scelte dei nomi , ma c’era un patto tra mamma e papà : i nomi da bimba spettavano a mamma , infatti io sono stata tre giorni senza , i nomi da maschietti , erano competenza del papà  che aveva optato per Sergio , il nome del suo caro amico , con cui aveva condiviso gli anni duri della guerra e della lotta Partigiana e la loro amicizia  continuava in modo forte e sincero . 


" Sergio . Ma te par un nome da metterghe a un fìo piccolo ? Nol xe brutto ma gnanca beo . " 


Bellissime le osservazioni della mamma , stai ridendo anche tu vero ? 

I nomi si decidono solo ai bimbi quando sono piccoli , poi le cose " non brutte , ma nemmeno belle " sono straordinarie. 


Comunque l'incertezza è durata nemmeno un'ora e grazie al cuginetto Giancarlo , e del suo migliore amico di asilo , Fabio è diventato il tuo nome . 


Fabio , pensa io ci sono stata fin dal tuo primo compleanno e continuerò ad esserci 💙❤️ , anzi continueremo ad esserci.


Auguri TVB 🌹

giovedì 30 ottobre 2025

Jack






" Ma può essere mai , che NON abbia mai sentito parlare , di Jack , di lanterne , di zucche , di diavoli , streghe , fantasmi e chi più ne ha più ne metta fino ad ora ? "


Questa è stata la prima osservazione che mi sono fatta e che poi ho rivolto all'insegnante che teneva un percorso di aggiornamenti , in un corso di glottodidattica all'Algarotti , e siamo a fine anni ottanta . 


L'insegnante arricchendo la sua lezione con immagini colorate , fotocopie e cartelloni , ha catturato subito la mia curiosità e mi sono davvero impegnata ad ascoltare .

 

Zucca 🎃 . Ho pensato al nostro alfabeto murale ,  pumpkin . È un cibo , un frutto autunnale . Si , in scienze avevamo ben capito che gli ortaggi che contengono semi sono frutti e non ortaggi  , di certo , comunque NON una lanterna .


Sì , insegnavo inglese a Campalto. , sì il Regno Unito 🇬🇧, Scozia 🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 e Irlanda 🇮🇪 li trovavamo nel nostro Bitty Bitty , il nostro libro di testo , ma neppure un accenno su questo fabbro irlandese ☘️ …


e niente , ascoltiamo , arricchirsi di nuove idee , esperienze , competenze è cosa buona .


- Un fabbro irlandese di nome Jack, ubriacone e molto avaro , incontrò, la notte di Halloween, il Diavolo in un pub.

Stava per cadere nelle sue mani, quando riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un’ultima bevuta.


Il Diavolo , ingannato , si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l’oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela.


Nella tasca di Jack c'era  anche una croce d’argento e per il potere della croce , il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. 


Jack, approfittando di questa situazione  stipulò un nuovo patto col Diavolo, e cioè che lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non tornasse a reclamare la sua anima.


È così fu , ma quando Jack anche a causa della sua vita dissoluta , mori , il Paradiso non lo volle accogliere e neppure il Diavolo lo volle in inferno , anzi , per punirlo , a causa del suo inganno , e per cacciarlo gli tirò un tizzone infuocato . 

Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto una RAPA che stava mangiando.


Ma allora , Rapa o Zucca ? 


Prima Rapa , perché gli Irlandesi ne coltivavano interi campi ed era il loro cibo principale … poi zucca 🎃 perché emigrando in America sostituirono patate e rape , alle zucche che in quella Terra crescevano in abbondanza . 


Ma quale era lo scopo di intagliare prima le rape e poi le zucche ? 


Lo scopo era quello di proteggere i loro cari Defunti , dalle creature spettrali 👻 che nella notte della Vigilia di Ognissanti, li avrebbero disturbati . 


La brava insegnante  del nostro Corso con molto entusiasmo ci suggerì di raccontare ai nostri bimbi la storia di Jack e di iniziare ad introdurli nella tradizione di Halloween. 


Ora , non lo so se lasciare un po’ di suspence o di dirla tutta , ma proprio tutta. 


La dico . 


Se una è una maestra che il 31 ottobre ama ricordare la Festa del Risparmio , se non si ritrova in zucche varie , se ha la fortuna che i libri di testo almeno per altri cinque , sei anni , non hanno  citato Halloween , se per insegnare le cose , bisogna capirle , amarle , o per lo meno provare simpatia , allora questa maestra , ha appena sfiorato Halloween e questo solo negli ultimi anni di insegnante di inglese , lasciando la ricerca di Jack e la sua lanterna in altri percorsi . 

Poesia :Cuore


 Il cuore è piccolo come un pugno,

ma se uno vuole, può  metterci  dentro

tutta la gente del mondo

e rimane ancora posto


                      ( Gianni Rodari)

lunedì 27 ottobre 2025

È irresistibile






È irresistibile . 


- Quest'anno non esiste , sì sì le compro , perché sono di stagione , perché a noi piacciono, fanno autunno , ma mai ne metterò da parte una per farla germogliare ... 


Infatti eccola e mi ispira pure tenerezza , forse perché il Germoglio è vita , è un pensiero che si presenta timido . È un sentimento nuovo che sboccia  è il manifestarsi di un progetto che va sviluppandosi ... Ma qualche volta , mi sono fatta prendere la mano 

domenica 26 ottobre 2025

Punto Riso all'uncinetto






 Sto pensando:  è domenica , è stata ripristinata solare che ci regala un'ora in più , un bel libro da finire ce l'ho e niente … mi organizzerò anche con l'uncinetto .


È bene un ripasso prima di cimentarsi  nuovamente .

Straordinaria la potenza della creatività . 

Aiuta nelle decisioni , stimola a riconoscere e a superare qualche limite .


Uno scalda collo , che mi fa scoprire che c’è un RISO più simpatico di un altro ( e questo è proprio il limite che ho superato ) .


Sto parlando del Punto Riso , che solitamente eseguivo a Ferri . Una cantilena di una maglia dritta e una maglia rovescia , alternando il lavoro ad ogni riga . 

Che PESANTEZZA !  Girare il filo di lana ad ogni punto .


Ma c’è un Punto Riso che si può " mangiare " a due piatti alla volta e rende il lavoro di una regolarità tale , da sembrare un tessuto che trovo adatto anche per copertine da bimbi .

Si lavora all'uncinetto : un punto basso e un punto alto . 

Questo è il modulo da riprodurre , cambiando in ogni riga l’esecuzione dei punti . Riga sotto , punto basso , sopra punto alto . Anche "socialmente " , innalza e riequilibria le superiorità . 


Dopo un po’ di giustizia creativa , mi esprimo anche sulle difficoltà , sulle mie difficoltà . Ho una lateralita latente , accennata , pasticciona … ebbene è così. Ma l'esercizio aiuta e dopo un po’ di prove , sono riuscita a dare la forma che spetta al mio scalda collo . 


Bottoncino o spilla ? 

Spilla , anzi spille , un po’ di novità giova sempre .


Lo scorso anno , avevo scelto lana tinta glicine , domani , comprerò la stessa lana in tinta burro , e blocco appunti sottomano , partenza ,pronti , via .

giovedì 23 ottobre 2025

Rose all'uncinetto








 Legno e lana .

Un buon accostamento .


Un pezzo d'abete dall'altopiano di Asiago , qualche gugliata di lana e si crea un'atmosfera che mi regala il calore emotivo che io amo .


Dal mio prezioso Blocco Appunti Creativi , ho rispolverato le spiegazioni del 

" roseto all'uncinetto " eseguito anni fa per un mercatino e ho fatto fiorire tre rose , per abbellire il mio tronchetto dell'Altopianio .

martedì 21 ottobre 2025

Fagioli a Gallio






 " Ma te par normal , far fotografie cussì , sensa construtto ? Me par come quei film de na volta , che i mostrava ea povertà e miseria de tutti noialtri gente poaretta ma con tanto amor proprio . Na cosa che cusina scura , ma cogoma del caffè , na nonna in traversa e de soito ea scoa in man ."


Questa è l'immagine che mi ha consegnato la mamma e che spesso rivedo nel film in bianco e nero , che trasmettono nei caldi pomeriggi estivi , quando si pensa che le persone , siano sdraiate al mare e non davanti alla tv . 


" A proposito dei film de na volta , par queo dixemivo : - Che bel film , go pianto tanto . Par forsa , i ne faseva veder queo che già vivevimo in casa , almanco se sfogavimo a pianxer al cinema . Me ricordo , Il Ferroviere , de quel bravo regista , eo go visto al Cine Veccio a Santa Margherita . Anca el nonno gera ferrovier , co tutta ea so storia de licenssiamento perché el gera anti fascista , me rivedevo e pianser al cine , veniva normal . " 


Il Ferroviere , di Pietro Germi e il suo Neorealismo . Anch’io ho avuto il papà ferroviere , anch’io ho visto in tv il film del bravissimo Germi , ma la storia di ognuno è diversa e io ho vissuto la narrazione , più come confronto che come rappresentazione della realtà , e il film l'ho amato . 


Ma scendo dalla sedia da regista e ritorno alle mie foto " molto poco neorealiste " ma assolutamente reali , che hanno fermato un momento nonna- nipote e cinque kg. di fagioli freschi . 

Siamo a Gallio e al mercato del giovedì , mamma Bruna ha deciso che ci sarebbe stato utile preparare una riserva di fagioli secchi da portare a Venezia , suddivisi in grammature esatte per preparare un pasto con tre buone minestre . 

Non ricordo con precisione , mi sembra 300 grammi , da mettere ESCLUSIVAMENTE nei sacchetti di carta del pane . 

"E ciò , quei de nailon i mantiene umidità che pol far ea muffa " 


E noi pazientemente convinte abbiamo raccolto una decina di sacchetti di carta del pane . Tanto per far seccare i fagioli al sole , tempo ne avremo avuto . 


" More , ti ga da pensar che co gero fìa , quando che na volta ogni tanto,  magnavimo Pasta e Fasìoi coe signorine , che gera , fa conto come e tagliatelle , più arghe e col bordo risso … "


Le signorine , qualche volta le ho mangiate e forse il loro nome , venne ideato per la forma elegante e vezzosa del loro bordo . 


E niente , qui comincia la sbucciatura del fagioli , ma soprattutto inizia 

" L ' AUDIOLIBRO di nonna Bruna " che rapisce mia figlia e devo dire , anche me . 


Nonna Bruna parte dai difficili anni della guerra , quando tutto era razionato . In particolare a Venezia , non c'era possibilità di coltivare un piccolo orto per i bisogni anche più semplici , quello che arrivava in città era scarso , con costi molti alti …


"E ciò , ti dovevi andar in campagna o aver contatti con qualche d'un de campagna . Pensa che ghe gera donne che partiva col treno , e comprava dai contadini e pò e vendeva a Borsa Nera . Arricchirsi sui poveri , no porta mai ben , ricordite  . E queste no xe fiabe "


Non sono fiabe e senza Nonni , non le avremmo mai potute ascoltare .

Bruna ci ha spiegato che loro erano anche fortunati perché avevano uno zio , Capo Stazione a Mogliano , che quando poteva e quando nonno Luigi aveva i soldi per pagare , procurava un sacco da 25 Kg di patate e uno da 10 kg di fagioli freschi , li metteva sul treno per Venezia e mamma con le zie , andavano in Stazione , aspettavano l'arrivo del treno , ricevevano i due preziosi sacchi e consegnavano al Capotreno , i soldi per lo zio . Se non ricordo male , con un kg. di legumi  freschi , si potevano ricavare 300 grammi di fagioli secchi , ma una volta cotti , il risultato era sicuramente migliore , e alla fine , passati al setaccio ,rendevano bene e si poteva sfamare in modo sostanzioso la famiglia .


" Logico , se metteva 4/5 patate , un bon pesto de lardo col rosmarin , o se luganegher gera generoso col presso , un fondo de mortadea , o de cotega , veniva un piatto da re . " 


Lardo , cotica , fondi di salumi vari … ricette straordinarie con ingredienti che per mia figlia sembravano ingredienti di Harry Potter : Acqua del fiume Lete · Aculeo di porcospino · Albero rigenerante · Alghe marine viscide · Asfodelo ... 


" Pensa Valentina , per farli seccar , andavimo sui coppi ( tetti ) , vissin all'abbaino e destirai sui sacchi i assavimo al sol , po' de sera i tiravi o dentro e stessa storia el giorno dopo . Qua a Gallio invece , i destiremo sensa preoccupassion perché spassio ghe ne xe . "


L'immagine dei fagioli stesi sul tetto , vicino all'abbaino , me l'ha consegnata la mamma , con il suo racconto , ma sono riuscita a visualizzarla perché ho in mente la soffitta di nonno Luigi e i 4/5 gradini di legno , scricchiolanti , che portavano alla finestrella dell’,abbaino , che si apriva sul tetto . 


Un baccello , un ricordo , quindici baccelli un ' immagino , trenta baccelli una storia , cinque chili di fagioli , un pomeriggio straordinario di emozioni familiari .

domenica 19 ottobre 2025

Questa volta , verde acqua








 Uno rosso , ce l'ho . Uno tinta corallo ce l'ho …

maaa , con la giacca blu , uno scalda-collo e al bisogno anche cappuccio , mi ci vorrebbe proprio ma di un colore "luminoso " , che risalti . 


E la creatività è bella anche per questo . 


Si inizia la ricerca della lana del colore , che MAI si potrebbe trovare in un capo pronto e invece di strofinare la lampada di ALADINO , si inizia ad intrecciare con l'uncinetto .


Poi , data l’età , si ricorre al quadernetto prezioso , per ricordare il come e il quanto e si inizia .

Copri spalle di Halloween 👻







 Halloween non ci appassiona  , ma scalda-spalle divertenti ci piacciono molto . 

Se poi vogliamo divertirci ad immaginare una ragnatela gigante , filata , anzi uncinettata con un morbido filato morbido di un bel colore viola , questo ci sta e alla fine , le "ragnatele giganti " diventano due , perché anche a Perla , l'amica di Valentina , Halloween non piace , ma gli scalda-spalla allegri sì, li apprezza per colorare maglioncini anonimi . 


E niente , circa 40 grammi di lana , un uncinetto N’ 4,5 e tanteeeeeeee , tanteeeeeee , tante catenelle .

sabato 18 ottobre 2025

Un maglioncino a Ferragosto






 È tempo di lana … Cosa mi metto oggi ? 


Nessuna  occasione speciale , un semplice maglioncino dai colori solari che PARLA , RACCONTA . 

Io , soprattutto in questo periodo, amo soffermarmi ad ascoltare anche un maglioncino .


La storia del mio maglione la conosco , ma le cose a volte hanno dei racconti che fa piacere rileggere o riascoltare e se sono anche storie illustrate , diventa tutto speciale .


Altopiano di Asiago , agosto , una decina di anni fa . 

" Ricordite che sto anno , in montagna no me porto niente da far. Ne coton , ne uncineto , ne ana co i feri. Sto ano ferie , vacansa . L'arte de Micheasso , magnar , bever, andar a spasso ." 


- Mamma, mi trovi d'accordo . Ma il posto per il tuo porta-lavoro, in macchina c’è , e se vuoi ripensarci puoi portarlo . -


" Ma te par che no avora bastansa tuto l'anno ? Po' mi , go NA PAROEA SOEA , go dito NO e xe NO . " 


Mamma è decisa e convinta , che quest'anno vivrà la sua vacanza , lontana da Ferri , uncinetti e tutto il suo sempre presente porta lavoro .


L'Altopiano di Asiago è il nostro posto del cuore , Gallio è il paese che ci accoglie da anni , con le sue distese verdi e i boschi di larici e , l'arte de Micheasso, magnar , bever andar a spasso , dura tre giorni .


" Ma magari un uncineto, e un gomitoeo de coton , ti podaresi  anca procurarmeo. No par desso, ma metti che piova , qua in montagna no ghe moea più , almanco fasso qualcosa. " 


E abbiamo cominciato a comprare , un uncinetto per cotone bianco  sottile. Poi uno beige perché quell'asciugamano " el xe insulso, provo farghe un abbassamento , che ghe da richessa. " . 


Poi  Ferragosto , la prima pioggia rinfresca il bosco, e xe ben cominciar coea lana , perché fra un fià xe autunno , e ghe vol .


Ed ecco che inizia ad essere protagonista il mio maglioncino che indosso sempre volentieri .


Una bella giornata , una gita a Canove un altro bel paesino dell'Altopiano , ed è una vetrina che attira l'attenzione della mamma . 

" Varda che bea lana che ghe se. A Venesia ormai, no se trova più niente , me convien comprarghene un poca , che no se sa mai , un mal de note, almanco go . " 


Guai ribadire sui " MAL DE NOTE " di mia mamma e niente , si esce dal negozio con due borse colme di lana , e naturalmente con almeno quattro paia di ferri di misure diverse, perché  i gomitoli  sono di spessore diverso . 


" Go comprà anca i ferri perché metti che gabia vogia de cominciar qualche eavoro , almanco i go . Anca perché el più se cominciar, po' ogni momento se queo bon par continuar e finir. "  La felicità di mia mamma che ho colto all'uscita dal negozio, mi ha riscaldato il cuore e non ha paragoni .


Il primo lavoro che ha iniziato un'ora dopo , APPENA siamo rientrati a Gallio, è stato proprio il famoso maglioncino racconta-storie . 

Incontrato a Canove , iniziato sulla terrazza a Gallio, finito a Venezia seduta sulla sua poltrona preferita, accanto a mia figlia , raccontando chissà quali storie , quali avventure, quali esempi di vita . Non so . Le foto possono solo fissare l'attimo , non registrare le parole . Ma se si ama, si possono intuire .