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martedì 28 aprile 2020

La luce della libertà

Io so che la Libertà ritornerà e sarà più luminosa di prima . 
Ogni aspettativa , rende magico l'arrivo del momento che solitamente è contestualizzato da un orologio, da un calendario, dall'arrivo di un treno, di un vaporetto , di un aereo . Ora non esiste un'unità di misura definita , abbiamo tra le mani  i più moderni strumenti tecnologici ma neppure , una clessidra, una meridiana, un servitore che conta i fagioli , per determinare l'inizio e la conclusione di un periodo . 

Questo è destabilizzante , è una nuova idea di tempo che non riusciamo a contenere con i numeri, i mesi, le settimane , ma solo con la nostra Determinazione , Volontà e il credere nella Scienza nella Medicina , nella Ricerca . 
Questi sono orologi che silenziosamente procedono e quando segneranno l'ora , sarà quella Vera .

Questa foto segna-tempo , ha fermato il calendario al 28 febbraio , oggi siamo al 28 aprile , ma due mesi non sono passati invano , la luce della Libertà continua a farsi largo e  illuminare il nostro tempo 

domenica 26 aprile 2020

Matrimonio vero



Buon Anniversario mamma e papà ❤️

Oggi è proprio il vostro Anniversario Vero , ma io ho ancora voglia di raccontare il vostro matrimonio non vero , perché è troppo speciale , Voi  siete  Speciali . 

Il papà starà pensando che sto raccontando troppo di voi . Lui è riservato , ma nei suoi occhi azzurri sicuramente qualche lucina gli si accende per la soddisfazione del ricordo che continua ad unirci . La mamma poi, gli starà già dicendo 
- Assa che ea  conta , se ea verità e dea verità no se ga mai da aver paura de dirla . - 

E infatti non ho paura , e racconto la Storia di quello che è diventato " El matrimonio da posta , co Gianquinto " che aveva anche la fascia tricolore ma - mi no go voesto  gnanca comprar e fedi, perché per un matrimonio da posta , che no conta no e serviva . " 

Un Matrimonio che NON conta .

Più di tre decenni fa, primi giorni di dicembre , Comune di Venezia , il cuore gonfio di dolore , un foglio con scritti i certificati da richiedere per la reversibilità della pensione di papà , per il passaggio a mamma Bruna . Mi sembra di fare tutto fuori dal mio corpo . 
Papà non può essere diventato un certificato , un foglio bianco con una data , qualche riga battuta a macchina e un timbro . 

Cambio sportello , ora devo richiedere il certificato originale di matrimonio : 
Renato nato a Treviso, Bruna nata a Venezia , data del matrimonio 26 Aprile 1953 .

Osservo l'impiegato che controlla e ricontrolla, poi chiama una collega, poi ne arriva una terza e infine si rivolge a me e leggo anche una certa delicatezza nel parlarmi .

- Signora, i suoi genitori NON risultano sposati .- 

Dopo il primo attimo di sbigottimento, sento che un'emozione sorridente mi riempie il cuore così addolorato : 
" Come , il mio papà così rispettoso , così attento , sempre alla ricerca di tutelare chi ama, ha scelto di creare una famiglia fuori dal matrimonio ? Negli anni cinquanta ? 

Ma chissà perché l'immagine di papà non sposo per un attimo mi è anche piaciuta. Ma allora sono stati insieme solo per Amore ? 
Dai , è stato bello pensarci anche se solo per un attimo . 

Un papà un tantino scanzonato , fuori dalle righe , mi è piaciuta . Per mamma mi è sembrato meno strano, lei un po’ scanzonata lo è sempre stata. "

Ma cosa mi dicono questi ! Io ho visto le foto del matrimonio dei miei genitori. 
Hanno scelto di sposarsi il 26  e non il 25 Aprile, come avrebbero voluto perché oltre alla Festa della Liberazione , a Venezia si festeggia anche San Marco e non erano riusciti ad organizzarsi. Io queste cose le sapevo da sempre , certo che erano sposati. 

Ho insistito con l'impiegato , ma povero, proprio non sapeva più che dirmi se non che forse avevo scritto la data sbagliata e di chiedere conferme. 

Cerco un telefono a gettoni e chiamo a casa mia mamma . 

" Ma ti vol che no sapia che me so sposà el giorno dopo de San Marco ? , go anca el libretto che don Rosolino ghe dava a tuti i sposi per poder  andar in viagio de nose da sposai. " 

A questo punto non so più che fare e che dire , sto mettendo giù il telefono , quando mia mamma ... 

" Speta, forse in Comune i vol ea data de quando se gavemo sposà con Gianquinto ? " 

- Gianquinto ? Mamma, ora chi è questo ? - 

" El Sindaco che ne ga sposà . Gera el 14 DICEMBRE 1950 . " 

- Mamna ma è questa la data che devo dare , non quella del matrimonio religioso . - 

" Ma una fia soeo go e anca INSEMENIA , queo se un matrimonio che NO CONTA ! "

Il matrimonio che non conta è stato celebrato in grande velocità , perché in quel periodo, molti impiegati in ferrovia, venivano trasferiti nelle nuove stazioni dell'Italia meridionale che nel primo dopo guerra si stavano attrezzando. Per i trasferimenti sceglievano principalmente gli impiegati che non erano sposati. 
In ufficio di mio papà ci furono almeno una decina di matrimoni che NON contano . 
Aggiungo, per mia mamma , tutti i sindaci di Venezia li ha chiamati Gianquinto , ma ormai avevo saputo e capito.

giovedì 23 aprile 2020

Conchiglie e stelle

A volte si contano le stelle , a volte le conchiglie .

Il lievito madre e la rugiada si San Giovanni



E niente di più semplice che  preparare il Lievito Madre . Mi è stato chiesto di postare la ricetta , e lo faccio volentieri , ma non è una ricetta , è piuttosto una Formula Magica 😀 , bisogna crederci e perseverare . 

Circa una quindicina di anni fa, con i bimbi della mia classe, abbiamo fatto un'uscita didattica in una fattoria molto grande , appena fuori  Preganziol ( Treviso ) e tra le meraviglie di animali , ortaggi, frutta, fiori , che abbiamo potuto conoscere , abbiamo preparato il pane con un Lievito centenario . È stata la prima volta , che ho toccato con mano e conosciuto la storia di questo Lievito che mi ha letteralmente affascinato e che ho sognato di poter riprodurre . 

Ai bimbi è stato spiegato, che il Lievito Madre , si prepara nella notte del 24 giugno , che è la più corta dell'anno. Si esce dopo la mezzanotte e si raccolgono le erbette  di campo : boraggine , lavanda, rosmarino, tarassaco e altre ,si immergono in una bacinella piena d'acqua e si aspetta che la rugiada di San Giovanni ( il 24 giugno si festeggia il Santo ) , si unisca all'acqua della bacinella così al mattino , sarà pronta , per un nuovo rinfresco al Lievito che rinvigorirà . 
Questa tradizione si perpetuava da più di un secolo e il Lievito Madre , preparato con la Rugiada di San Giovanni fa davvero la differenza . 

E arrivata a casa , ho voluto provarci . Era fine aprile e non giugno , erbette di campo , a Venezia, un po’ difficile raccogliere , rugiada , introvabile se non tracce di umidità sui masegni , ma la Magia di quel Racconto, il piacere dei bimbi nell'ascoltarlo impastando con gioia il loro pane che poi avremo cotto in un meraviglioso e profumato forno a legna , ha funzionato anche nella mia città . 100 grammi di farina , 50 cl di acqua , un cucchiaino di miele , qualche settimana di rinfreschi per nutrire il lievito e non fargli sentire la mancanza della Rugiada di San Giovanni e da quindici anni, il Lievitino mi accompagna ovunque. Anche in vacanza , al mare e in montagna , nel suo minuscolo trolley . E devo dire , che i pollini , e l'aria diversa che incontra  lo fortifica. 

La prova che poi mi ha convinto , che ormai il mio Lievito è imbattibile l'ho avuta ieri . Anche durante le TRE ore e MEZZO di Collegio Docenti in remoto , ha continuato a lievitare benissimo . Confesso, un po’ di paura che gli si bloccasse la crescita, l'ho avuta .

martedì 21 aprile 2020

sabato 18 aprile 2020

Il mare e la libertà

Non so , ma è questa l'immagine che questa mattina, rappresenta la mie emozioni . 

Ci possono essere sbarre , inferriate, cancelli , ma nessuno può davvero imprigionare il mare e la libertà .

venerdì 17 aprile 2020

Forse un saluto dal cielo



E in cielo, solo qualche leggera nuvoletta , qualche timido volo delle prime rondini , qualche raggio di sole che cerca visibilità . 
Chissà , magari  si potrà anche intravedere  affacciarsi,  qualcuno che voglia salutare .

martedì 14 aprile 2020

Tutto in sette giorni

Tutto in sette giorni .
Il  tempo si misura a situazioni, momenti, emozioni, sentimenti .

lunedì 13 aprile 2020

Coniglietti ruba-cestini

Pasquetta eppure ” Noi restiamo a casa  ... o nella nostra tana  ... o nella nostra conigliera ... Non so , per ora li vedo ben accomodati sulla mia poltrona . Mah ! "

Pasquetta è il GRANDE GIORNO , per i coniglietti Ruba- nei Cestini  dei pic-nic . 
Ma anche nel mondo animale , c’è responsabilità e solidarietà , si rimanderà al prossimo anno . 

Solitamente , i coniglietti ruba-nei cestini da pic-nic, si acquattano tra l'erba e le pratoline dei prati , eeeeee, non appena vedono che un'allegra compagnia umana è pronta per la consueta scampagnata di Pasquetta , attendono il primo momento di distrazione e con uno scatto fulmineo , prendono la prima leccornia che trovano , la portano al sicuro , pronti per un nuovo agguato ad un altro cestino . Si impadroniscono solo di una goloseria per cestino , per questo nessuno quasi mai si accorge della loro presenza . 
Eh si, i coniglietti Ruba nei Cestini dei pic- nic, sono veloci, furbi e golosi . 

Vabbè , forse è così , forse sarà quasi così, forse non sappiamo , ma so i che i miei coniglietti , per ora , sono ben accomodati in poltrona, forse in attesa di fare qualche veloce agguato a colomba e uova di Pasqua nella mia cucina .

sabato 11 aprile 2020

Porta lavoro da polso

Ora la primavera si sente e bisogna assecondare il desiderio di rinnovamento.
Creatività sempre , uncinetto anche, ma alleggerisco il filato e cambio il porta gomitoli .
Ecco la comoda borsettina da polso ... Il mio fashion trolley da polso che sa già di vacanza .

venerdì 10 aprile 2020

giovedì 9 aprile 2020

Un maglioncino racconta


Cosa mi metto oggi ? 

Nessuna  occasione speciale , un semplice maglioncino dai colori solari che PARLA , RACCONTA . 
Io , soprattutto in questo periodo, amo soffermarmi ad ascoltare anche un maglioncino .

La storia del mio maglione la conosco , ma le cose a volte hanno dei racconti che fa piacere rileggere o riascoltare e se sono anche storie illustrate , diventa tutto speciale .

Altopiano di Asiago , agosto , una decina di anni fa . 
" Ricordite che sto anno , in montagna no me porto niente da far. Ne coton , ne uncineto , ne ana co i feri. Sto ano ferie , vacansa . L'arte de Micheasso , magnar , bever, andar a spasso ." 

- Mamma, mi trovi d'accordo . Ma il posto per il tuo porta-lavoro, in macchina c’è , e se vuoi ripensarci puoi portarlo . -

" Ma te par che no avora bastansa tuto l'anno ? Po' mi , go NA PAROEA SOEA , go dito NO e se NO . " 

L'Altopiano di Asiago è il nostro posto del cuore , Gallio è il paese che ci accoglie da anni , con le sue distese verdi e i boschi di larici e , l'arte de Micheasso, magnar , bever andar a spasso , dura tre giorni .

" Ma magari un uncineto, e un gomitoeo de coton , ti podaresi  anca procurarmeo. No par desso, ma metti che piova , qua in montagna no ghe moea più , almanco fasso qualcosa. " 

E abbiamo cominciato a comprare , un uncinetto per cotone bianco  sottile. Poi uno beige perché quell'asciugamano " el se insulso, provo farghe un abbassamento , che ghe da richessa. " . 

Poi  Ferragosto , la prima pioggia rinfresca il bosco, e se ben cominciar coea lana , perché fra un fià se autunno , e ghe vol .
Ed ecco che inizia ad essere protagonista il mio maglioncino . 

Una bella giornata , una gita a Canove un altro bel paesino dell'Altopiano , ed è una vetrina che attira l'attenzione della mamma . 
" Varda che bea lana che ghe se. A Venesia ormai, no se trova più niente , me convien comprarghene un poca , che no se sa mai , un mal de note, almanco go . " 

Guai ribadire sui " MAL DE NOTE " di mia mamma e niente , si esce dal negozio con due borse colme di lana , e naturalmente con almeno quattro paia di ferri di misure diverse, perché  i gomitoli  sono di spessore diverso . 

" Go comprà anca i ferri perché metti che gabia vogia de cominciar qualche eavoro , almanco i go . Anca perché el più se cominciar, po' ogni momento se queo bon par continuar e finir. "  La felicità di mia mamma che ho colto all'uscita dal negozio, mi ha riscaldato il cuore e non ha paragoni .

Il primo lavoro che ha iniziato APPENA siamo rientrati a Gallio, è stato proprio il famoso maglioncino racconta-storie . 
Incontrato a Canove , iniziato sulla terrazza a Gallio, finito a Venezia seduta sulla sua poltrona preferita, accanto a mia figlia , raccontando chissà quali storie , quali avventure, quali esempi di vita . Non so . Le foto possono solo fissare l'attimo , non registrare le parole . Ma se si ama, si possono intuire .

Lo scialletto che racconta ...


Un punto alto, una catenella un punto alto e lavorando intorno al primo anello di catenelle, è stato come scrivere un piccolo romanzo colorato . È stato come entrare nella storia del patchwork , nella vita delle donne di molti decenni fa, che con piccoli pezzi di stoffa, ricavati da indumenti ormai consunti ma molto cari , cucivano coperte che avevano una anima fatta di ricordi, di situazioni, di persone amiche .
Così ho scritto il mio scialletto della nonna . 
Punto su punto, riga su riga , con piccoli gomitoli di lana, resti di lavori datati , di molti decenni fa, ma che io riconosco . Maglioncini, golfini, sciarpe , copertine . 
Ogni filo di lana che ho usato , ha una storia , una storia che io conosco , amo molto e ricordo con piacere . Ora è scritto metto un punto e cambio stile .

domenica 5 aprile 2020

Un tavolo lungo e gli anni che passano

Gli anni passano e si vede anche ... dai tavoli . 

Sì certo, mi spiego meglio . Per il  nostro soggiorno avevo scelto un tavolo grande , lungo , perché a tavola si sta bene , si festeggia . C’è condivisione , amicizia , c’è Famiglia . Ma gli anni passano , molti molti  anni e il tavolo lungo , si svuota e invecchia assieme noi . 

Poi arriva il giorno , che il vecchio tavolo lungo,  non ha più le stesse ragioni per esserci e il suo posto , viene occupato da un nuovo tavolo , sempre rettangolare , ma con quasi metà della sua lunghezza. 

Ci lasciamo  però aperta, la possibilità di allungarlo , perché a tavola si sta bene in tanti ed è il passato che dà spessore al futuro .

Qualche giorno fa, dal solito armadio a muro sempre un po’ trascurato , trovo un prezioso testimone del mio primo tavolo lungo . La bellissima tovaglia che mia mamma aveva eseguito con abilità , passione, e pazienza e che per almeno tre decenni aveva abbellito e protetto  il mio tavolo lungo . L'avevo dimentica , anzi no, l'avevo riposta nell'angolo delle emozioni , che un po’ fanno bene e un po’ fanno male perché sembrano dirmi - tutto cambia , o ancora peggio - tutto passa . 

E invece no ! 

Con molta incertezza, preoccupazione, riluttanza , ho ripreso in mano la tovaglia del tavolo lungo e mi sono rivolta direttamente a mia mamma : “ Ora mi devi guidare, mi devi dare una mano , devi darmi una delle tue dritte che più dritte non si può . Voglio accorciare la nostra tovaglia , non posso lasciarla nella parte delle emozioni che fanno male , voglio che un ricordo , diventi un nuovo PROGETTO . " 

E la dritta , l'ho avuta . Più di una , chiare , precise, ben spiegate . 

Con un po’ di batticuore ma anche entusiasmo , il nuovo progetto ha dato vita al mio ricordo prezioso , al tavolo lungo, alla tovaglia per il tavolo ora non più lungo . 

Questa mattina, mentre stiravo la tovaglia , mia figlia mi ha detto : " Mamma è bello avere anche questo bel ricordo della nonna, dobbiamo  essere contente . Ma perché la nonna ti ha fatto questa tovaglia, deve averci impiegato almeno un anno . 

- La nonna me l'ha regalata , perché la nostra casa fosse più bella . Perché io fossi ancora più felice , e lo sono anche ora . - 

Non l'ho mai detto a mia mamma, l'ho contestualizzato molto bene questa mattina , con il ferro da stiro su una mano mentre con l'altra accarezzavo la tovaglia . Le cose da mamma , ci sono per dare felicità .

giovedì 2 aprile 2020

Messer aprile

... Messer Aprile fa il Rubacuor . 
Affascinante, intrigante, galante ...
Un esile tronco, un ramo solitario, pochi decimetri di prato ed è subito gioia.

mercoledì 1 aprile 2020

Primo Aprile

A volte,  il ricordo di una poesia lontana nel tempo , rasserena le emozioni .

 Ada Negri  
Prato d'aprile 

C'era un prato: con folte erbe, frammiste
a bianchi fiori, e gialli, e violetti;
e fra esse un brusio di mille piccole
vite felici; e se sull'erbe e i fiori
spirava il vento, con piegar di steli
tutto il prato nel sol trascolorava.
E volavan farfalle, uguali a petali
sciolti dai gambi; e si perdean rapidi
i miei pensieri in quell'aerea danza
ove l'ala era il fiore e il fiore l'ala.